Torre Grande arriva a 14: anche quest’anno nella borgata marina sventolerà la Bandiera blu

Assegnata dalla ong Fee alle migliori spiagge italiane

La Bandiera blu a Torre Grande

Martedì, 14 maggio 2024

Sventolerà anche quest’anno la bandiera blu a Torre Grande. La borgata marina di Oristano per il quattordicesimo anno consecutivo ha ricevuto il riconoscimento della ong FEE – Foundation for Environmental Education.

Torre Grande è l’unica località in provincia di Oristano ad aver conquistato il premio riservato ai comuni costieri che si distinguono per qualità delle acque e servizi offerti.

Complessivamente la Sardegna ha ottenuto 15 Bandiere blu nel 2024, lo stesso numero dello scorso anno. Le località in Sardegna che hanno ottenuto quest’anno la Bandiere Blu in Sardegna, oltre a Oristano con Torre Grande , sono Badesi, Castelsardo, Sorso, Sassari, Santa Teresa Gallura, Aglientu, Trinità d’Agultu e Vignola, La Maddalena, Palau, Budoni (in provincia di Sassari); Tortolì, Bari Sardo (Nuoro); Quartu Sant’Elena (Cagliari), Sant’Antioco (Sud Sardegna).

In tutta la Penisola sono 236 le località rivierasche italiane, marine e lacustri, che hanno ottenuto le Bandiere Blu 2024, 10 in più rispetto al 2023.

I criteri per l’aggiudicazione del premio da parte della giuria riguardano l’educazione ambientale e l’informazione, la qualità delle acque e la gestione ambientale.

Nel primo caso, tra gli altri parametri, si tiene conto delle informazioni relative a ecosistemi locali, elementi naturali e siti culturali e alla mappa della spiaggia, con indicazione dei servizi. Per la qualità dell’acqua si tiene conto del rispetto dei requisiti di campionamento e della conformità alle Direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico. La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu anche per i parametri microbiologici.

Rientrano, invece, nella gestione ambientale, tra le altre cose, la pulizia della spiaggia, la presenza di vegetazione algale o detriti naturali che devono essere lasciati sulla spiaggia, la disponibilità di contenitori per la raccolta differenziata e dei servizi igienici, l’accesso in spiaggia di cani e di altri animali domestici deve essere strettamente controllato.

Durante la cerimonia di premiazione delle Bandiere blu, oggi nella sede del Cnr a Roma, alla presenza dei sindaci e del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza, ha sottolineato che aumenta il numero delle bandiere “ma cresce soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini, ai quali va il merito di questo riconoscimento. Ogni Amministrazione Bandiera Blu sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle associazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori”.

I 32 criteri del programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali ad impegnarsi per risolvere e migliorare nel tempo le problematiche relative alla gestione del territorio per una attenta salvaguardia dell’ambiente.

Nella fase di valutazione, portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi enti tra cui i Ministeri del Turismo, dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’Istituto Superiore di Sanità; gli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Consiglio Nazionale delle Ricerche; Università della Tuscia e l’Università per Stranieri di Perugia; e organismi privati quali i sindacati balneari (Sib-Confcommercio e Fiba Confesercenti). L’ approvazione della Giuria internazionale ha portato al raggiungimento del risultato finale.

La Fee, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit, registrata come charity nel Regno Unito e con sede centrale a Copenaghen in Danimarca, attualmente presente in 81 Paesi nei cinque Continenti. L’obiettivo principale dei programmi Fee è la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione e formazione, con una particolare attenzione alle scuole di ogni ordine e grado. 

L’elenco delle spiagge sarde premiate
Il Ministro Musumeci alla cerimonia

5 Commenti

  1. conoscendo lo stato in cui versa Torregrande si ha la conferma che l’assegnazione di queste bandiere è una vera e propria stronzata e che né promuove la zona né i suoi servizi, perché se vedo che da un’altra parte ci sono le bandiere blu penso subito che le hanno date anche a loro con lo stesso criterio di Torregrande

  2. L’accesso ai cani deve essere controllato…allora questa è una assegnazione farlocca perché la spiaggia di Torregrande è un canile a cielo aperto 12 mesi l’anno senza alcun controllo. Contenitori per la differenziata…dove? All’estremità del lungomare e voglio vedere i bagnanti farsi chilometri….La pulizia della spiaggia? La effettuano sempre i volontari…Ma dai l’ennesima presa in giro di ogni anno

  3. Ma quale spiaggia di Torregrande! Ormai la spiaggia non esiste più, al suo posto una bruttissima prateria di erbacce e spine. Perché questa politica green, a mio modo di vedere controproducente sotto tutto gli aspetti, non viene applicata negli altri arenili della Sardegna?

  4. l’unico criterio è quello di chiudere gli occhi!! noi di zona sappiamo perfettamente che Torregrande è sporca,trasandata e con lavori in corso… personalmente da proprietaria di cane che ogni tanto lo porta per una passeggiata raccolgo i bisogni tra quelli degli altri lasciati ovunque e cammino con la busta in mano cercando l’unico cestino utile,spesso pieno di spazzatura anche dei residenti!!

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