Il “tornado digitale” delle nuove tecnologie non travolgerà i giovani soltanto se…

Lo ha spiegato durante il prologo del festival di Legacoop l'esperto internazionale Fabrizio Palmas

L’intervento di Fabrizio Palmas durante il prologo del Festival “Desiderabili futuri”

Mercoledì, 26 giugno 2024

Formazione continua, competenze da affiancare alle conoscenze e apprendimento attivo. Sono in grossa sostanza le pratiche che dovranno attuare nel prossimo futuro i giovani, non più digital native, ma virtual native. È quanto è emerso durante il prologo al Festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile”, svolto questa mattina al Chiostro del Carmine, sede dell’Università oristanese.

Promosso da Legacoop Sardegna, Forum Disuguaglianze e Diversità e Dromos, l’evento dedicato all’esplorazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale ha ospitato le seconda tappa in italia (la prima è stata a Napoli) del Tech Boost Summit Italia “Generi+Generazioni”, progetto tedesco di Straightlabs in collaborazione con Meta, che ha una mente sarda: quella del cagliaritano Fabrizio Palmas, creative director della società che si occupa di tecnologia educativa.

“Siamo nel mezzo di un tornado digitale che sta distruggendo tutti i settori”, ha detto Palmas. “Alcuni sono stati già beccati in pieno, altri verranno travolti. L’impatto delle nuove tecnologie è inevitabile”. Tuttavia, ha tranquillizzato Fabrizio Palmas, “non verremo sostituiti”.

“Il cambiamento è culturale e non digitale”, ha detto ancora Palmas, sottolineando la necessità di una formazione continua: “Se smettiamo di studiare non siamo attrattivi nel mercato del lavoro, non interessiamo a nessuno”.

“Il digitale deve essere la quarta competenza culturale del processo di apprendimento: leggere, scrivere, calcolare e il digitale. “Senza queste non ci sarà futuro”.

Non resteranno indietro i lavoratori non virtual native e nemmeno digital native: “Dobbiamo trovare un punto di incontro tra le generazioni e orientarle al futuro”, ha detto ancora Fabrizio Palmas, concentrando l’attenzione anche su una tecnologia che permetta anche di fare errori e osservare le conseguenze.

L’iniziativa di questa mattina, molto seguita, è stata anche occasione per un confronto tra aziende, durante la quale alcune imprese innovative hanno portato la loro esperienza.

“Speriamo che altre aziende presenti siano contaminate”, ha commentato Daniela Schirru, coordinatrice dell’ufficio della commissione Pari opportunità di Legacoop e tra le organizzatrici del prologo al festival. “La speranza è che evento ispiri l’innovazione nelle imprese per migliorare e creare lavoro più equo per donne e giovani. Noi intendiamo trasformare in azioni concrete le idee che nasceranno in questa giornata per rendere la Sardegna più produttiva”.

“Dobbiamo farci trovare pronti per sfruttare risorse del Pnrr e partecipare alla transazione digitale nel lavoro, anche facendo incontrare le generazioni”, ha detto Michele Schirru, di Generazioni Legacoop Sardegna. ”La nuove tecnologie potranno ridurre le differenze di genere e quella generazionali”.

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