Fabbricazione di pale eoliche al porto industriale? Progetto Sardegna chiede notizie al sindaco

Interpellanza urgente sull'iniziativa a Oristano

Pale eoliche in mare

Venerdì, 12 luglio 2024

Nel porto di Oristano – Santa Giusta potrebbe sorgere un’attività di fabbricazione e assemblaggio di pale eoliche offshore galleggianti. Un progetto per il quale i consiglieri comunali Maria Obinu, Giuseppe Obinu e Umberto Marcoli (del gruppo Alternativa Sarda e Democratica, Progetto Sardegna) hanno presentato una interpellanza urgente.: vorrebbero conoscere la posizione del sindaco di Oristano e sentire un rappresentante del Consorzio Industriale, considerando che il Comune è socio del Cipor e il Consorzio promuove la localizzazione e lo sviluppo delle imprese nell’agglomerato industriale di Oristano.

“Deve ancora passare al vaglio delle autorizzazioni necessarie, incluse quelle ambientali, il che richiederà diversi mesi”, precisano i consiglieri, sottolineando però che il progetto, denominato “Oristano Construction & Assembly Port” e presentato al Consorzio Industriale Provinciale da Seawind Italia, ha avuto il via libera dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) che lo ha valutato positivamente e inserito nell’elenco dei progetti di massimo interesse strategico a livello nazionale, con un finanziamento di circa 182 milioni di euro su un investimento previsto di 330 milioni.

“Nonostante l’importanza strategica del progetto, c’è un crescente movimento in Sardegna che teme l’avanzata di impianti per le energie rinnovabili, preoccupato per l’impatto sul paesaggio e sull’ambiente”, ricordano i tre consiglieri comunali di Oristano. “Il Consiglio regionale ha recentemente approvato una legge che mira a bloccare per 18 mesi la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, fino a quando non sarà redatto un piano energetico regionale”.

“Alla luce di questo”, scrivono i consiglieri di minoranza, “è fondamentale comprendere quale sia stato fino a oggi il ruolo del Comune e dei suoi rappresentanti in relazione agli sviluppi recenti, in particolare al fatto che l’area stia diventando un hub del Mediterraneo per l’energia eolica”.

3 Commenti

  1. Questa notizia della realizzazione di un probabile cantiere per la costruzione di pale eoliche e tanti soldi che verranno destinati : da quale fonte saranno erogati ? Quindi ,con la promessa del lavoro che verrà , il principio di devastazione ,di sfregio che avverrà sulla nostra terra si allontanerà e crescerà invece quello di ingordigia e menefreghismo a discapito del nostro prezioso ambiente che sarà devastato martoriato per l’eternità..La coscienza dei tanti non si arrenderà al declino ,ma continuerà la battaglia fino alla fine quella di noi Comitati per gridare ” No all’eolico ,No agli abusi verso la nostra Sardegna, No agli impostori senza scrupoli !!

  2. Il mio consiglio è di non lasciare installare a tutti i costi queste gigantesche pale eoliche nella nostra meravigliosa terra distruggendo migliaia di siti archeologici prati terre da coltivare e mari puliti (no aleolico.) il loro scopo è interesse spendere tanti milioni di euro e arricchirsi distruggendo il nostro lavoro e la nostra meravigliosa terra (Di cui la corrente prodotta in Sardegna Servirà a far pagare meno la bolletta a tutta italia esclusa la Sardegna (CI DOBIAMO SVEGLIARE È NON LASCIARE INTALLAREQUESTA MERDA)

  3. qui sono tutti unanimemente contro l’invasione dell’eolico, poi si scopre che un ente (consorzio) amministrato dalla politica, perchè i componenti del cda sono nominati dalla politica(comune, provincia ecc) decide di testa sua o sottotraccia su un argomento che quotidianamente riscalda la cronoca. questo è un bon metodo per poi dire, tutti, ma io non ne sapevo niente, hanno deciso ad insaputa degli enti componenti il cda…Ora vanno bene gli eventuali posti di lavoro…poi si vedrà se i lavoratori arriveranno dal Bangladesh e 4 da oristano…ma il tema è fermiamo o perlomeno controlliamo questa speculazione si o no? esiste una moratoria appena varata dalla regione per 18 mesi, vogliamo almeno bloccare il porto dallo scarico, se possibile per 18 mesi? invece addirittura modificano le strade e le aiuole spartitraffico per far passare i trasporti eccezzionali e nessuna sa niente. questa è l’attenzione che si presta ad Oristano, il vuoto come in tutti gli argomenti

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