Fusione tra Oristanese e Shardana, ma niente prima squadra di calcio a 11: “Costi alti e poche strutture”

Alla guida della nuova società Gianni Scanu come presidente e Ignazio Poddi vice

Il presidente dell’Oristanese Gianni Scanu

Giovedì, 18 luglio 2024

Oristanese e Shardana Futsal fanno squadra. Nei giorni scorsi le assemblee dei soci hanno formalizzato la fusione delle società, creando una nuova realtà che unirà calcio e futsal, sia nel maschile che nel femminile.

Il club manterrà il nome Oristanese e alla presidenza è stato scelto Gianni Scanu, già massimo dirigente biancorosso. Il vicepresidente, invece, è Ignazio Poddi, che arriva dallo Shardana. Nel direttivo ci sono anche Simone Concas, Pierluigi Carta, Roberto Dessì e Michele Uda.

A capo del progetto sportivo c’è Marco Arturo Dessì, responsabile tecnico del settore giovanile biancorosso. L’Oristanese curerà ancora l’intero settore di base per il calcio a 11 e il futsal, avrà i Giovanissimi provinciali e gli Allievi regionali e per la prima volta farà anche l’Under 15 e l’Under 17 femminili. Non ci sarà, invece, la prima squadra maschile di calcio a 11, ma nel futsal l’Oristanese farà la Serie B nazionale femminile e la Serie C2 maschile.

Marco Arturo Dessì

All’unione tra Oristanese e Shardana si stava lavorando già da tempo, ma è stata ufficializzata soltanto nelle scorse ore. Tre settimane fa si era parlato anche di una possibile fusione tra Oristanese e Tharros, un’opzione che però era stata scartata dalla società guidata dal patron Tonio Mura.

“L’Oristanese è una società sana”, ha dichiarato il presidente Gianni Scanu, “supereremo sicuramente i 220 tesserati e le nostre squadre faranno 13 campionati. Purtroppo, per via degli alti costi e della mancanza di strutture sportive, non riusciremo a iscrivere la prima squadra maschile di calcio a 11. Lo scorso anno per i campi di Sa Rodia abbiamo speso 27.800 euro, senza alcun rimborso. Fortunatamente a San Nicola siamo in pari, tra spese e affitti. Lì stiamo riqualificando il vecchio campetto di calcio a 5 all’aperto e siamo in attesa dell’autorizzazione per realizzare un chiosco-bar”.

“Alla base di questa nuova iniziativa”, si legge nella nota dell’Oristanese che ha annunciato la fusione, “vi è l’intento di creare una società sportiva solida e sostenibile, che rappresenti un riferimento per i giovani oristanesi. Il progetto si sviluppa attraverso l’attuazione di nuove e strategiche forme condivise di sinergia organizzativa, economica, gestionale e sportiva. Tra gli obiettivi vi saranno quelli di coinvolgere territorio e club vicini in nuove forme di collaborazione, così da poter fornire nuove e migliori opportunità di crescita a tutti quei giovani del territorio che si dimostrano interessati ad intraprendere un percorso sportivo sia per crescere come individui, sia per sviluppare al meglio il proprio potenziale talento nel gioco del calcio. Saremo in grado di offrire ai giovani appassionati l’intero percorso calcistico, dai primi calci al settore agonistico, sia maschile che femminile, cercando sempre di porre al centro del nostro progetto serietà gioco e divertimento”.

“In totale sintonia”, va avanti la nota del club, “abbiamo deciso inoltre di non iscrivere la nostra prima squadra di calcio a 11 nel campionato di competenza. Non avendo strutture comunali che possono ospitarci, e senza nessun contributo economico comunale, le spese sono veramente insormontabili per la nostra realtà. Preferiamo dedicarci interamente al settore giovanile, sperando che sia solamente un periodo di pausa. Siamo entusiasti di questa avventura e non vediamo l’ora di iniziare la prossima stagione insieme, pronti a scrivere nuove pagine nella storia di questa nuova società. Tutti insieme per raggiungere nuovi traguardi”.

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