Venerdì, 26 luglio 2024
Una mozione che impegna il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e la sua Giunta a promuovere ogni possibile azione di legge per la protezione e la tutela del territorio da attività speculative legate alla realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile. L’ha presentata, nei giorni scorsi, il consigliere comunale Sergio Locci, della lista “Aristanis per costruire il nostro futuro”.
Se approvata, la mozione impegnerebbe inoltre il primo cittadino di Oristano, l’esecutivo e l’intero Consiglio comunale a “farsi parte attiva per promuovere con le amministrazioni comunali del territorio azioni di consultazione e di confronto con le popolazioni, per renderle partecipi delle decisioni assunte dal Governo e dalle autorità regionali, e poter eventualmente definire consapevoli azioni politiche e amministrative da assumere per la difesa delle coste e del territorio oristanese”.
“Sul territorio della Sardegna”, si legge nella mozione, “è in atto un vero e proprio assalto speculativo da parte di imprese predatorie animate solo dal puro business, che nei fatti trasforma il passaggio alle fonti rinnovabili di produzione energetica in una disastrosa speculazione ai danni dell’ambiente, del paesaggio, dei suoli agricoli, dei contesti economico-sociali locali, della stessa identità storico-culturale della Sardegna, a cui purtroppo stiamo assistendo in tempo reale”.
“Di fatto”, scrive ancora Locci, “la Sardegna pare destinata a trasformarsi in un hub energetico per il resto del Paese per il gran numero d’impianti eolici e fotovoltaici che nell’isola si intendono costruire e per la grossa quantità di energia che sarà prodotta da queste fonti alternative. I procedimenti sono stati portati avanti senza neppure consultare le comunità locali, alle quali è imposto il giogo della più clamorosa e distruttiva servitù che la storia della Sardegna abbia mai conosciuto”.
L’avvocato Sergio Locci è anche il referente per la provincia del “Comitato per il No”, che ha lanciato una raccolta di firme con l’obiettivo portare i cittadini sardi al voto, con un referendum consultivo per fermare i progetti di parchi eolici e fotovoltaici in Sardegna in assenza di un adeguato piano energetico regionale.
“A Oristano”, ha spiegato, “si può firmare in Comune, in tanti lo hanno già fatto. Alcune sottoscrizioni le ho raccolte personalmente, in qualità di certificatore. C’è attenzione, l’attività continua in tutta l’isola”. Il “Comitato per il No” è presieduto dall’avvocato Michele Pala.