Ponte Tirso chiuso, la Provincia respinge le accuse: “Informati assessore e tecnici del Comune”

L'amministratore della Provincia risponde al sindaco Sanna e all'assessore Cuccu

Massimo Torrente – Foto Ufficio Stampa Provincia di Oristano

Giovedì, 25 luglio 2024

“Gli interventi sul ponte Tirso erano urgenti e non prorogabili” e “le polemiche sulla questione avrebbero dovuto chiudersi già solo dopo queste considerazioni di natura tecnica, effettuate dal dirigente e dai tecnici della Provincia”.

L’amministratore straordinario della Provincia di Oristano, Massimo Torrente, interviene sulle polemiche degli ultimi giorni relative ai lavori sul Ponte Tirso, con un chiarimento e un invito: “mitigare i toni di una polemica che vede momentanei protagonisti della vita politica e amministrativa locale e che necessita un livello più alto di letture e di comportamenti”.

Secondo Torrente, “alcune dichiarazioni di natura politica hanno contribuito ad accentuare l’esasperazione dei cittadini chiamati a convivere con un inevitabile disagio”. Il riferimento dell’amministratore straordinario della Provincia è rivolto il sindaco di Oristano e a un suo assessore. “Il rammarico è leggere accuse verso la Provincia direttamente da parte del sindaco Massimiliano Sanna e dall’assessore all’urbanistica Ivano Cuccu, amministratori pubblici coinvolti anch’essi nei disagi creati in città dai diversi cantieri aperti, dai quali avrei apprezzato interventi tesi a smorzare le naturali lamentele dei cittadini verso la Provincia che sta operando per la sicurezza pubblica”.

Torrente ribadisce che la questione è “esclusivamente di natura tecnica e non politica, di competenza dunque degli uffici tecnici, ed è appunto su questo livello che, contrariamente a quanto dichiarato da Sanna e Cuccu, è avvenuto il corretto confronto tra la Provincia e il Comune di Oristano, quest’ultimo coinvolto per le scelte di viabilità alternativa, con soluzioni che hanno tenuto conto di tutti gli interessi, compresi quelli delle attività commerciali maggiormente coinvolte”.

L’ufficio tecnico della Provincia ribadisce che “il confronto con il dirigente della Polizia municipale è avvenuto preliminarmente all’avvio dei lavori, al fine di concordare la cartellonistica di indicazione dei percorsi alternativi, regolarmente realizzata dall’impresa esecutrice”.

“In quella fase”, precisano ancora i tecnici, “è intervenuto proprio l’assessore Cuccu, che ha sollevato forti dubbi e impedito, in un primo momento, la chiusura dei parcheggi del centro commerciale, soluzione proposta dalla Provincia per consentire il maggior deflusso del traffico dalla circonvallazione di Silì verso il centro commerciale e la stessa città di Oristano. Solo successivamente, all’indomani della chiusura, gli ingorghi generati hanno portato l’assessore Cuccu a disporre l’ordinanza di chiusura dei parcheggi, tutt’ora in vigore ma mai fatta rispettare. In questo senso, la vicenda ha evidenziato la necessità di un costante intervento del corpo di Polizia municipale, la cui presenza nei punti di snodo avrebbe certamente ridotto i disagi della circolazione”.

In merito alle altre scelte su viabilità alternative, i tecnici della Provincia spiegano di aver valutato le diverse opzioni possibili, ma che ciascuna presentava criticità maggiori rispetto alle soluzioni adottate, meno impattanti rispetto al traffico in entrata e uscita dalla città. “Ai cittadini viene chiesto di sopportare disagi per 15 giorni a fronte di interventi di sicurezza sul ponte improrogabili”, conclude la nota firmata da Torrente. “Purtroppo, la viabilità in entrate e uscita dalla città di Oristano è condizionata dai ponti e qualsiasi intervento sarà sempre problematico dal punto di vista del traffico”.

2 Commenti

  1. Da cittadino, trovo molto grave che tra commissario della provincia, sindaco ed assessore si accusino di dire falsità. Poi che il ponte è stato chiuso 3 volte in pochi mesi, invece di fare tutti i lavori in una volta. è un’altra cosa ancora… ma si sa che ad Oristano sono capaci di essere incapaci in tutto o quasi…

  2. il ponte strategico in piene estate creando seri disagi, difficoltà, un menefreghismo totale, un lavoro che doveva essere eseguito lavorando 24,su 24 con tripli turni, per alleviare i disagi a tutti

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