“Il Comune ha mappato le aree non idonee all’installazione di impianti di energia rinnovabile?”

Due interrogazioni presentate dal gruppo Alternativa sarda Progetto Sardegna. Il primo firmatario è Umberto Marcoli

Foto d’archivio

Domenica, 1 settembre 2024

In Consiglio comunale a Oristano si parlerà ancora di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il gruppo Alternativa sarda Progetto Sardegna ha presentato due interrogazioni. La prima chiede se il Comune ha già provveduto a identificare e mappare le aree del territorio di Oristano che ritiene non idonee all’installazione di impianti di energia rinnovabile. E, qualora sia stato fatto, quali criteri siano stati utilizzati per la selezione.

Gli esponenti del gruppo di minoranza, inoltre, hanno chiesto se siano previsti convocazioni o incontri con la presidente della Regione Alessandra Todde.

I consiglieri di Alternativa sarda Progetto Sardegna hanno chiesto poi se il tema della mappatura delle aree non idonee è stato affrontato in Giunta e se “sia prevista una convocazione del Consiglio comunale per discutere e deliberare, garantendo così un pieno coinvolgimento di tutti i consiglieri”.

Infine, il gruppo di minoranza ha chiesto “se sono stati pianificati incontri a livello territoriale con tecnici comunali e altri stakeholder per definire i dettagli delle aree e le modalità di qualificazione delle stesse”, questo perché “riteniamo essenziale che tutte le forze politiche e amministrative del Comune siano coinvolte attivamente e in modo trasparente nel processo decisionale, al fine di garantire che le scelte fatte rispecchino al meglio le esigenze e le peculiarità del nostro territorio”.

La seconda interrogazione, invece, è finalizzata a fare chiarezza sul numero e sulla tipologia di progetti per impianti di energia rinnovabile con taglia superiore a 1 MW presentati nel Comune di Oristano negli ultimi due anni, sia tramite il Ministero sia tramite pratiche Suape.

“È essenziale avere una chiara comprensione di quanti e quali progetti siano stati presentati”, si legge nel testo dell’interrogazione, “in modo da poter valutare l’impatto complessivo e pianificare strategie di sviluppo che siano sostenibili sotto ogni punto di vista. Solo attraverso una rigorosa analisi e un monitoraggio costante sarà possibile prendere decisioni che riflettano l’interesse collettivo e preservino il nostro territorio per le future generazioni”.

Il gruppo Alternativa sarda Progetto Sardegna ha chiesto se esistono progetti presentati per impianti di accumulo di energia da fonti rinnovabili. E ancora, in quali località del territorio comunale è prevista la loro l’ubicazione.

I quesiti non finiscono qui. I consiglieri di minoranza hanno chiesto pure “qual è la destinazione urbanistica attuale delle aree individuate per l’installazione di tali impianti?” E se “si prevede la necessità di varianti urbanistiche per consentirne la realizzazione”. E poi, per quanti di questi progetti è stata richiesta e/o effettuata una valutazione di impatto ambientale. E – se disponibile – qual è l’esito delle procedure.

“Quali iniziative sono state intraprese dall’amministrazione comunale per informare e coinvolgere la cittadinanza su questi progetti”, si legge infine nel testo dell’interrogazione. “Sono previsti incontri pubblici, consultazioni o altre forme di partecipazione attiva?”.

Il primo firmatario delle due interrogazioni è il consigliere Umberto Marcoli. A sottoscriverle sono stati anche Maria Obinu e Giuseppe Obinu.

Umberto Marcoli

    1 commento

    1. Quindi: mappiamo prima le aree non idonee,quelle che restano sono le idonee.Poi su quelle idonee leviamo le non idonee così scremiamo un po’.A questo punto restano un po’ di aree idonee e su quelle scremiamo ancora.Non si finirà mai

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