Il Monastero di Santa Chiara diventa Luogo del cuore FAI

Domenica prossima lo scoprimento della targa celebrativa

Lunedì, 16 settembre 2024

È ufficiale: il Monastero di Santa Chiara di Oristano diventerà ufficialmente Luogo del Cuore FAI. La cerimonia dell’investitura, con l’apposizione e lo scoprimento di una targa, si svolgerà domenica prossima, 22 settembre, alle 10. Sarà anche un’importante occasione per poter illustrare e ammirare i primi risultati di “Santa Chiara DTrecento. Ricostruzione virtuale per la conoscenza e valorizzazione del monumento Medievale“: il progetto di valorizzazione del patrimonio, sempre nell’ambito della campagna Luoghi del cuore, finanziato dal FAI e da Intesa San Paolo, che un comitato scientifico di alto profilo ha ideato e sta portando a compimento. 

È la fase cruciale di un lungo percorso iniziato nel 2022, quando le Clarisse candidarono il loro monastero all’undicesima edizione del censimento del FAI I Luoghi del Cuore con l’obiettivo di promuovere la loro “casa” e il vasto e vario patrimonio religioso, artistico e storico. Fu dunque attivata una rete di persone che si impegnarono per la raccolta delle firme. Furono fondamentali anche le Giornate FAI di Autunno del 2022 di cui il monumento fu protagonista, che permise di attrarre una maggiore attenzione e un incremento importante del numero di voti, portando a uno straordinario risultato in circa 45 giorni e cementando una proficua collaborazione con la Delegazione FAI di Oristano. La quota raggiunta fu di 8.094 voti e valse il primo posto della classifica dei luoghi più votati in Sardegna e il 30° posto nella classifica nazionale, su oltre 20.000 candidature.

Grazie a questo risultato, il Monastero di Santa Chiara è passato così alla seconda fase: il bando per la presentazione di progetti finanziabili, che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento a favore di tutti i luoghi che hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti. Venne quindi costituito, a inizio 2023, il comitato scientifico coordinato da Andrea Pala, professore associato di Storia dell’arte medievale presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali della Facoltà di Studi umanistici di Cagliari, supportato da Vincenzo Bagnolo, professore associato di Disegno presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Architettura (DICAAR), Nicoletta Usai, ricercatrice di Storia dell’arte medievale presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali nella Facoltà di Studi Umanistici di Cagliari, e Rossella Sanna, architetto progettista dei lavori di restauro di Santa Chiara.

La caratura del progetto è stata avvalorata dall’avallo fondamentale di partner istituzionali di spessore e di garanzia: Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna e Università degli studi di Cagliari. L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza di visita facendo comprendere l’articolata e multiforme vicenda storica e artistica dell’edificio e del complesso monastico nei secoli, attraverso l’inserimento di contenuti originari e innovativi in un totem digitale, che verrà posto all’interno della chiesa di Santa Chiara.

Santa Chiara DTrecento è stato uno dei 23 progetti approvati a livello nazionale, dopo un’attenta e severa selezione, e ha beneficiato del finanziamento dal FAI e Intesa Sanpaolo con il cofinanziamento dell’amministrazione comunale di Oristano.

La conclusione di questo percorso, che ad oggi è nella fase della scrittura di testi inediti e della trasformazione delle riprese fotografiche e video nei contenuti multidimensionali originari, segnerà un momento di grande importanza per la fruizione della chiesa: sarà aperta in orari fissi, moltiplicando quindi le occasioni di accesso e permettendo a un numero maggiore di visitatori di apprezzarne le peculiarità e l’importanza.

La cerimonia di inaugurazione della targa è stata ideata e organizzata dalle Clarisse e dalla delegazione FAI di Oristano come una festa di ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo e in vari modi al conseguimento di questo prezioso risultato.

La campagna “I Luoghi del Cuore”. Dar voce alle segnalazioni dei beni più amati in Italia per assicurarne il futuro è lo scopo della campagna “I Luoghi del Cuore”, lanciata dal FAI nel 2003 e promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che si propone di coinvolgere concretamente tutta la popolazione e di contribuire alla sensibilizzazione sul valore del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Attraverso il censimento – che si tiene negli anni pari – il FAI sollecita le istituzioni locali e nazionali competenti affinché mettano a disposizione le forze per salvaguardare i luoghi cari ai cittadini; ma il censimento è anche il mezzo per intervenire direttamente, laddove possibile, nel recupero di alcuni beni votati. Dopo il censimento, infatti, FAI e Intesa Sanpaolo finanziano direttamente una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti.

I Luoghi del Cuore, dalla prima edizione a oggi, ha permesso di varare 163 interventi a favore di luoghi grazie alla fattiva collaborazione con le istituzioni. Ancora più numerosi sono gli effetti virtuosi innescati dell’iniziativa, che hanno portato al recupero di beni grazie alla mobilitazione di pubbliche amministrazioni e privati cittadini.

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