Sì del Consiglio, via libera ai comitati di quartiere, frazione e borgata a Oristano

Ieri il voto favorevole, Forza Italia non ha partecipato

Silì vista dall’alto – Foto Ufficio Stampa Comune di Oristano

Mercoledì, 18 settembre 2024

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato una mozione per l’istituzione dei comitati di quartiere, frazione e borgata. La proposta firmata dai consiglieri Efisio Sanna, Francesca Marchi, Maria Obinu, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Massimiliano Daga e Francesco Federico, è passata all’unanimità dei presenti (18 voti a favore). Forza Italia non ha partecipato al voto.

Il documento impegna il sindaco e la Giunta affinché “in armonia con i principi indicati dal Tuel e con gli indirizzi di partecipazione e condivisione fissati dallo statuto comunale, si avvii nella commissione competente il percorso di esame della bozza di regolamento così come definita dagli uffici e annunciata dall’assessore”.

Presentando la mozione in aula, Efisio Sanna (Oristano più) ha ricordato “il calo della rappresentanza e dell’interesse alla vita politica e amministrativa. È un fenomeno comune a tutto il Paese. Dobbiamo quindi innalzare il livello di condivisione e coinvolgimento dei cittadini nelle vicende della nostra città. È un nostro dovere. Con la soppressione delle circoscrizioni è calata la partecipazione democratica. La stessa liquidazione dei partiti tradizionali non ha avvantaggiato nessuno. Non sono stati sostituiti da formule di rappresentanza democratica adeguate. Oggi occorre sviluppare un confronto che manca da troppi anni e occorre istituzionalizzare le forme di rappresentanza, mettendo a valore il mondo dell’associazionismo e le tante risorse e intelligenze che nella nostra città ci sono. I comitati di quartiere, di frazione e di borgata possono essere estremamente utili se sapremo affidargli un ruolo positivo e se loro sapranno interpretare questo ruolo”.

Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) occorre “focalizzare l’attenzione sul disinteresse della cittadinanza verso la politica e verso le decisioni che vengono assunte dal Consiglio comunale. Attraverso questa mozione possiamo avviare politiche attive di coinvolgimento della cittadinanza”.

Massimiliano Daga (Pd) ha sottolineato “il dato preoccupante dell’astensionismo e della disaffezione alla cosa pubblica. Per questo avvertiamo la necessità di una partecipazione più attiva dei cittadini alla vita pubblica. Lo stesso ruolo dei consiglieri comunali sarebbe agevolato dalla presenza di un parlamentino dei quartieri e delle frazioni”.

Francesca Marchi (Oristano più) ha evidenziato come “nei quartieri e nelle frazioni ci sia sempre più voglia di partecipare. Lo vediamo anche nell’organizzazione delle feste patronali, di quartiere e di frazione, che mantengono vive le tradizioni dei piccoli centri. A questo movimento non corrisponde un coinvolgimento istituzionale. In un momento in cui la partecipazione attiva e passiva dell’elettorato è sempre più in calo, l’istituzione dei comitati favorirebbe la partecipazione dei cittadini. Sarebbe un atto dovuto e di giustizia nei confronti degli oristanesi”.

Per Sergio Locci (Aristanis) “è lodevole lo spirito della mozione ed è lodevole il desiderio di ripristinare il debito di rappresentanza che avvertiamo verso i cittadini. Coinvolgere i cittadini a una partecipazione più attiva delle scelte dell’amministrazione è sempre un fatto estremamente positivo. Occorre dare una effettiva configurazione istituzionale a questa nuova partecipazione”.

Giuliano Uras (Oristano al centro) ha ricordato il ruolo svolto in passato dai Consigli di circoscrizione “che sono state utili palestre di democrazia, preziosi cuscinetti tra le frazioni e la città che hanno favorito l’elezione in consiglio comunale di tanti rappresentanti delle frazioni che hanno portato le istanze di quelle comunità. Oggi a Oristano abbiamo quartieri che per numero di abitanti risultano più grandi di tanti paesi della provincia. Si tratta di realtà che necessitano di una rappresentanza. Lo stesso statuto comunale incoraggia forme di rappresentanza come le consulte e quindi ben vengano i comitati”.

Il dibattito è stato chiuso dall’assessore Simone Prevete, che ha la delega per le frazioni, le borgate e i quartieri. “Il tema della partecipazione dei cittadini attraverso i comitati di quartiere è molto sentito. Lo dimostra il fatto che faccia parte del nostro programma elettorale e lo dimostra il fatto che ci stiamo lavorando da tempo, come conferma la bozza di regolamento predisposta”, ha detto Prevete. “Parlo di bozza perché vogliamo che in sede di Commissione ci sia una discussione aperta a contributi e integrazioni, utili alla definizione di un testo condiviso. Per questo motivo oggi sarebbe meglio sospendere la mozione e lasciare alla Commissione competente il compito di lavorare sul testo del regolamento di istituzione dei comitati”.

Nella seduta di ieri, il Consiglio ha osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Gian Filippo Uda, scomparso nei giorni scorsi, che in passato fu consigliere comunale.

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