Al Museo Diocesano la bici di Gino Bartali

Il campione toscano la utilizzò negli anni della Seconda Guerra Mondiale per trasportare documenti falsi, salvando la vita a centinaia di ebrei

Gino Bartali

Mercoledì, 16 ottobre 2024

Il Museo Diocesano Arborense ospiterà dal 18 al 20 ottobre prossimi la bicicletta Legnano di Gino Bartali, con la quale vinse il Tour de France nel 1938. Tra il 1943 e il 1944, in sella a questa bici il campione toscano, con la scusa degli allenamenti, portò da Firenze ad Assisi, nascosi nel telaio, documenti falsi che consegnava ai frati della Basilica di San Francesco, tra i quali padre Michele Todde di Tonara. I frati riuscirono in questo modo a mettere in salvo centinaia di ebrei che nascondevano nei sotterranei della chiesa.  

Entrambi, Bartali e Todde, che nel Sacro convento di Assisi ricopriva il ruolo di santuarista, cioè incaricato di accogliere i pellegrini e responsabile della Basilica, furono parte di una rete clandestina di aiuto. Padre Michele Todde ricevette un importante riconoscimento da parte della comunità ebraica di Trieste, per aver salvaguardato con “con cristiana bontà e sfidando ogni rischio” la vita di più di 300 ebrei durante la Shoah. 

Domenica 20 alle 18.30, alla presenza dell’arcivescovo monsignor Roberto Carboni, il Museo Diocesano Arborense ospiterà la conferenza “dal titolo “Padre Michele Todde e Gino Bartali, uomini di carità e di pace” per ricordare le due figure che salvarono centinaia di ebrei e di oppressi dalle persecuzioni razziali. Dopo l’intervento dell’arcivescovo e della direttrice del museo diocesano Silvia Oppo, don  Michelino Luisi, parroco di Tonara, delineerà la vita dei due personaggi.

Padre Michele Todde

Seguiranno gli interventi di Costantino Floris, curatore del libro di prossima uscita sulla vicenda che vide intrecciarsi i destini dei due eroi, e di don Ignazio Serra referente regionale per la Pastorale del Turismo. Promosso dalla comunità di Tonara, in collaborazione con il Museo del Ghisallo, il Museo della Memoria di Assisi, l’Arcidiocesi di Oristano, la Diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadinola, l’evento rientra nella manifestazione “La fraternità che salva”, aperta lo scorso anno ad Assisi con un appuntamento organizzato dalla Diocesi di Assisi e dal Museo della Memoria, e condiviso dal Sacro Convento di San Francesco e dall’Arcidiocesi di Oristano. 

Quella di Oristano è la terza tappa sarda per la bicicletta, che è già stata ospite a Cagliari presso la sede della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, e a Tonara, in occasione della manifestazione “Autunno in Barbagia”. Il 27 ottobre l’iniziativa si sposterà a Sassari, nel Convento di Betlem, per poi fare rientro nel Museo del Ghisallo di Magreglio, in provincia di Como.

La bici di Gino Bartali

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