Domenica, 20 ottobre 2024
“La proprietà dell’antica Reggia giudicale, a lungo sede della Casa circondariale, è dello Stato. Leggo con stupore di immobilismo da parte del Comune, di mancato ricorso al diritto di prelazione, di resa di fronte a un affronto e a uno scempio. Ho già ricordato e oggi devo ribadire che il Comune non ha mai rinunciato a chiedere la titolarità dell’edifico che ospitava la sede del potere giudicale. Questo impegno è confermato da documenti ufficiali e, per chi ha memoria, dalle cronache della stampa che ha puntualmente riferito degli sforzi compiuti attraverso ininterrotti confronti con lo Stato e la Regione”.
Il Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna interviene nuovamente sulla decisione del Demanio di destinare l’antico edificio agli uffici della Prefettura: “Mi pare che oggi si stia facendo troppo facile demagogia. Chi sostiene che avremmo dovuto esercitare il diritto di prelazione dovrebbe sapere che l’immobile non è stato messo in vendita e che quindi non si può esercitare alcuna prelazione. Chi fa appello allo Statuto della Regione Sardegna che stabilisce che la Regione succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso quello marittimo, dovrebbe chiedere alla Regione perché non ha acquisito il bene al proprio patrimonio per poi cederlo al Comune accogliendo la richiesta avanzata tante volte dall’istituzione cittadina. Chi oggi si erge a difensore della gloriosa storia giudicale dovrebbe spiegarci cosa ha fatto finora per restituire alla città uno dei simboli più importanti di quella straordinaria esperienza”.
“Il Comune, e questo ragionamento interessa tutte le amministrazione che si sono succedute nel corso dei decenni, quella storia l’ha difesa con documenti e prese di posizioni ufficiale e quella richiesta non è mai venuta meno – sottolinea il Sindaco Sanna -. Lo ribadisco ancora una volta: avremmo preferito che la titolarità del bene fosse riconosciuta al Comune per utilizzarlo pienamente a fini culturali, ma è comunque significativo che l’edificio sia recuperato, valorizzato e ritorni alla città. Lo Stato ha deciso di conservarne la titolarità e di destinarlo alla sua principale rappresentanza istituzionale nel territorio. Ha preso questa decisione nonostante il Comune si sia impegnato nel confronto con lo Stato per rivendicare la titolarità di un bene di straordinario valore per la cultura, la storia e l’identità di Oristano e dell’intera Sardegna. Tutte le amministrazioni che si sono succedute si sono impegnate in questa direzione con incontri con ministri e sottosegretari, con la Regione e con rappresentanze istituzionali ad ogni livello. Io stesso, da Vice Sindaco e Assessore alla Cultura prima e da Sindaco poi, ho avuto più di un confronto, formale e informale, con gli organi dello Stato e della Regione. Negli ultimi incontri con la Prefettura e con l’Agenzia del Demanio, ho reiterato la richiesta e ho respinto l’ipotesi di un trasferimento dell’Agenzia delle entrate. Successivamente il Demanio ha deciso il trasferimento della Prefettura per soddisfare l’esigenza dello Stato, che è proprietario dell’immobile, di ottimizzare l’impiego del proprio patrimonio immobiliare, risparmiando sui costi di affitto per gli uffici pubblici. Di pari passo – è stato garantito – si procederà a destinare al Comune una parte rilevante riqualificata, quella storica che sarà impiegata per fini culturali”.
“Oggi, per la prima volta, siamo di fronte alla concreta possibilità di ridare vita a un edificio che è custode dell’identità della nostra comunità – conclude il Sindaco -. Questa amministrazione non ha rinunciato a sostenere la richiesta di avere la titolarità della Reggia, ma allo stesso tempo non intende assistere inerte all’ulteriore decadenza di ciò che rimane di quella preziosa testimonianza storica”.