Lunedì, 7 ottobre 2024
Anche a Oristano il Comando provinciale del carabinieri ha voluto portare la campagna di sensibilizzazione contro le truffe rivolta agli anziani, attraverso brevi incontri formativi svolti in collaborazione con le Diocesi, gli Enti locali e le Associazioni operative sul territorio, presso parrocchie, le sedi comunali, i centri per anziani e le strutture assistenziali o ricreative.
Sabato scorso, l’iniziativa si è svolta nella Chiesa parrocchiale di Sant’Efisio Martire a Oristano. A margine della messa pomeridiana e alla presenza del parroco Alessandro Floris, il comandante del Reparto operativo Paolo Montorsi, in accordo con l’Arcidiocesi di Oristano, ha tenuto un incontro informativo a un nutrito numero di partecipanti, composto soprattutto da persone anziane. Tema dell’incontro: il fenomeno delle truffe (il cui trend nazionale segna purtroppo un costante aumento) che prende di mira le persone più fragili, lasciando in loro segni indelebili soprattutto sulla sfera psicologica. “Oltre al danno economico”, ha sottolineato l’Ufficiale dell’Arma, “le vittime subiscono anche il senso di colpa di essere state raggirate, sospingendole spesso a non denunciare e a non condividere la loro esperienza per sottrarsi all’imbarazzo di un giudizio negativo”.
Durante l’incontro sono stati dati alcuni consigli utili per evitare di essere raggirati e truffati e sono state consegnate alla parrocchia per l’affissione alcune copie delle locandine e un opuscolo pieghevole che spiegano in maniera chiara e semplice i comportamenti da seguire per evitare di restare vittima delle truffe. L’iniziativa verrà ripetuta a breve in altre parrocchie di Oristano.
“La campagna rientra nella azioni dell’Arma dei carabinieri a tutela dei soggetti più vulnerabili, tra cui gli anziani, sempre più fragili di fronte alle insidie della modernità”, spiega il comandante provinciale Steven Chenet. “Già da tempo l’Arma ha assunto efficaci iniziative a loro tutela avviando una campagna di comunicazione con testimonial il celebre attore Lino Banfi, il quale, per la profonda stima che nutre nei confronti dell’Istituzione e per la sua particolare sensibilità rispetto ai temi di legalità, si è mostrato fin da subito disponibile a ricoprire questo ruolo così importante”.
Non aprire la porta di casa senza aver prima verificato chi abbia suonato. La porta chiusa è una sicurezza; non fidarsi mai di chi chiede, a qualunque titolo, denaro o gioielli, anche solo per vederli o valutarne il valore; il personale delle forze dell’ordine si presenta in uniforme. in ogni caso, non bisogna aprire a sconosciuti, anche se in possesso di tesserini e/o pettorine che riproducono loghi delle forze dell’ordine; nessun ufficio pubblico/privato invia presso le abitazioni i propri dipendenti per riscuotere pagamenti o verificare bollette; gli operatori di società di erogazione dei servizi essenziali (elettricità, gas, acqua) non chiedono notizie sulla posizione di denaro o gioielli, né suggeriscono dove spostarli; per effettuare le verifiche, non utilizzare numeri telefonici forniti dagli sconosciuti, in quanto potrebbero essere collegati a complici; non credere a sedicenti avvocati/notai, che chiedono la corresponsione di denaro per sostenere familiari e conoscenti; sulla pubblica via, impedire agli sconosciuti di avvicinarsi con una scusa. nel caso accada, raggiungere un esercizio commerciale o un luogo affollato per chiedere assistenza; diffidare di soggetti che si avvicinano, riferendo di conoscere parenti o proponendo di voler acquistare merce di qualsiasi genere; non fornire mai a persone non conosciute propri dati personali; in caso di dubbi chiamare sempre il numero unico di emergenza 112 o un parente.