Inaugurata Casa Aipd: regalerà momenti di vita autonoma alle persone con sindrome di Down

Per l'associazione anche una nuova sede operativa destinata a laboratori e attività, in particolare per persone con difficoltà motorie

Foto Aipd Oristano

Lunedì, 14 ottobre 2024

In occasione della Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down, l’Aipd Oristano ha inaugurato ieri due nuove sedi operative dell’associazione, in via Martiri di Belfiore. Il civico 39 sarà destinato a laboratori e attività, in particolare per persone con difficoltà motorie, grazie alla sua collocazione al piano terra, eliminando così le barriere architettoniche. Il civico 20, invece, ospiterà la Casa Aipd, uno spazio residenziale dove si svolgeranno attività legate alla vita autonoma. In futuro questo spazio diventerà un supporto concreto per le famiglie, offrendo un servizio di accoglienza abitativa per le persone con sindrome di Down in momenti di particolare necessità. Sarà anche un luogo di incontro per i gruppi di autonomia.

Per l’inaugurazione delle due sedi l’Aipd Oristano ha organizzato un evento speciale, coinvolgendo attivamente la comunità. L’iniziativa ha rappresentato un importante momento per sensibilizzare i cittadini e presentare le nuove proposte dell’associazione, che da oltre 40 anni lavora per favorire l’inclusione e il sostegno alle persone con sindrome di Down.

Il Masci di Oristano ha allestito un buffet per i partecipanti e donato un albero di arancio, simbolo di crescita e speranza, da piantare presso la Casa Aipd.

Anche quest’anno, inoltre, non poteva mancare la tradizionale vendita del cioccolato solidale, che ha riscosso grande successo tra i partecipanti, contribuendo a raccogliere fondi per sostenere le attività dell’associazione. L’invito finale è stato rivolto a tutta la comunità, affinché continui a partecipare e sostenere le iniziative dell’Aipd, contribuendo alla costruzione di una società più inclusiva e accogliente.

Le volontarie del Masci pronte a servire la pasta

“Un ringraziamento speciale”, si legge in una nota dell’Aipd Oristano, “è andato a ‘Zio’ Chicco, che ha deliziato i presenti con le sue mozzarelle fresche, e ai Garibaldini, per il servizio d’ordine e la loro preziosa collaborazione. Tra le autorità presenti, il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro dell’associazione, sottolineando come i suoi risultati rendano orgogliosa la città e dichiarando che l’amministrazione sarà sempre al fianco di ‘persone eccezionali come voi’. Anche il consigliere regionale Alessandro Solinas ha evidenziato che questo traguardo rappresenta un punto di partenza per una crescita continua, con l’obiettivo di aiutare la comunità a trasformare la diversità in normalità”.

I presenti, tra amici, familiari e volontari, hanno avuto l’opportunità di assistere alla proiezione del video ufficiale della campagna nazionale “Il problema di Aldo”, realizzata in collaborazione con il duo comico “Le Coliche” e con protagonista Andrea Moriconi, un giovane con sindrome di Down. Il filmato ha offerto uno spunto di riflessione profonda sul valore del lavoro che l’Aipd svolge quotidianamente grazie all’impegno degli educatori e dei volontari.

La presidente dell’Aipd Oristano Marilena Laconi ha ringraziato calorosamente “tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione dei nuovi spazi”, evidenziando l’importanza di avere “luoghi accessibili e inclusivi che consentano a tutti, anche a chi ha maggiori difficoltà, di partecipare attivamente alle attività dell’associazione”.

Il coordinatore delle attività educative dell’Aipd Oristano, Massimo Serra, ha rimarcato l’importanza di riflettere sui pregiudizi legati alla diversità e di riconoscere il significativo contributo che le persone con sindrome di Down apportano alla società, specialmente nel mondo del lavoro e nelle relazioni interpersonali. Ha inoltre messo in evidenza la necessità di valorizzare il cosiddetto “tempo vuoto”, quel tempo libero che richiede di essere strutturato per favorire una reale autonomia. “In questo contesto”, ha detto Serra, “si inserisce la suddivisione delle nostre strutture. Il nostro scopo è fornire sostegno alle persone con sindrome di Down e ai loro familiari, per permettere a ciascuno di vivere in modo indipendente la propria vita”.

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