Ristagni di acqua piovana in piazza Mariano? “Niente errori nel calcolo delle pendenze”

L'assessore Prevete ha risposto a un'interpellanza della minoranza

La nuova pavimentazione in piazza Mariano

Mercoledì, 30 ottobre 2024

“La sistemazione del marciapiede di piazza Mariano è definitiva e non sarà oggetto di modifica, a meno che non si intenda venir meno ai criteri informatori dei bandi del Pnrr, che prevedono espressamente l’implementazione all’interno dei centri urbani delle superfici permeabili mediante una drastica riduzione dell’utilizzo di bitumi e delle superfici cementate”. Lo ha detto ieri in Consiglio l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Prevete, in risposta ai dubbi della minoranza.

Il consigliere Giuseppe Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) aveva illustrato l’interpellanza presentata insieme a Maria Obinu, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Efisio Sanna, Francesco Federico e Massimiliano Daga sui lavori di riqualificazione della piazza, ipotizzando che errori nel calcolo delle pendenze e mancanza di caditoie e griglie per lo scarico delle acque fossero la causa degli allagamenti visti nein giorni di pioggia.

“Rispetto alla situazione precedente”, ha detto Prevete, “sono state realizzate nuove superfici permeabili mediante l’utilizzo di cubetti di marmo e basalto a secco, che garantiscono una capacità drenante complessiva superiore al 40%. I ristagni e la fanghiglia che si sono verificati sul marciapiede della piazza Mariano con il primo giorno di pioggia non sono riconducibili a presunte pendenze errate o all’assenza di caditoie e griglie per gli scarichi delle acque meteoriche, bensì alla malta naturale composta di polvere di basalto e sabbia utilizzata per saturare l’intermezzo dei tozzetti, che non ha avuto il tempo materiale di assestarsi e conseguentemente è stata lavata dalla pioggia. Tanto è vero, che con la pioggia dei giorni successivi, nessun fenomeno di fanghiglia e ristagno è stato segnalato sulla piazza”.

“Le pendenze attuali della piazza”, ha concluso l’assessore ai Lavori pubblici, “consentono alle acque meteoriche non assorbite dalla pavimentazione di confluire nel compluvio esistente, che ha la finalità di convogliarle verso le griglie e le caditoie, che non sono state soppresse”.

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