Torre Grande capitale del foil, con 100 atleti pronti a darsi battaglia

Oggi non si sono potute svolgere le practice race a causa del maltempo

Foto Ika ©

Martedì, 8 ottobre 2024

Cresce l’attesa per l’avvio delle regate che porteranno i migliori professionisti di kite e wing a volare sulle acque del Golfo di Oristano, con oltre 100 atleti pronti a darsi battaglia agli Europei giovanili Formula Kite e nella 10ª tappa della Coppa Italia di wingfoil. A causa delle condizioni meteo avverse, oggi a Torre Grande non si sono potute svolgere le practice race. Le previsioni per i prossimi giorni promettono però la riuscita delle regate fino a sabato con le semifinali della manifestazione continentale e domenica con le finali, quando le immagini saranno trasmesse in diretta streaming in tutto il mondo attraverso i canali della International Kiteboarding Association e dai social dell’Open Water Challenge.

Per celebrare i 30 anni di attività di Eolo Beach Sports, inoltre, ogni sera si accendono le luci dell’intrattenimento e suona la musica di tanti artisti, a cui si aggiunge una ricca festa della birra.

Questi appuntamenti rientrano nel calendario dell’Open Water Challenge, manifestazione giunta al suo 14° anno di attività. Tante candeline da spegnere ma soprattutto tanti successi, molti atleti e campioni che da ogni parte del mondo hanno raggiunto la Sardegna grazie a questo importante evento.

L’idea nacque da Sergio Cantagalli e Renzo Mancini, con il prezioso supporto del Sistema turistico locale “Eleonora d’Arborea” della Provincia di Oristano, che seppe cogliere l’intuizione di dare vita a un evento multidisciplinare che unisse il mondo degli sport acquatici, anche i più innovativi, a quello del grande pubblico, con spettacoli, concerti e dj set.

“Il Sistema turistico locale della Provincia di Oristano fu capace di capire la nostra idea ed è grazie a loro se tutto ha preso forma, nel 2010″, commenta Sergio Cantagalli, direttore sportivo dell’Open Water Challenge. “Abbiamo sempre pensato a un evento che potesse veicolare la promozione turistica del territorio e ci siamo riusciti grazie anche ad altri enti che oggi credono in questo progetto. Nel tempo abbiamo mantenuto le caratteristiche essenziali dell’Open Water Challenge, ovvero l’ampia portata, nazionale, europea, mondiale dei nostri eventi”.

Sono stati poi i fratelli Eddy e Luca Piana a contribuire a questo grande progetto sportivo, capace di attirare a sé la partecipazione dei migliori atleti al mondo nelle diverse discipline sportive.

“Oggi”, ricorda l’organizzatore dell’Open Water Challenge Eddy Piana, “portiamo avanti i nostri progetti grazie all’Assessorato al Turismo Artigianato e Commercio della Regione Sardegna e al supporto del Comune di Oristano, della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Oristano. Dal punto di vista sportivo è un onore aver avuto tanti atleti qui: tra loro si conta la partecipazione, tra il 2014 ed il 2017, di quelli che poi sono diventati i campioni nelle diverse specialità. Penso ad Airton Cozzolino, noto per la sua versatilità in più discipline. Matteo Iachino, invece, è passato alla storia come il primo italiano a conquistare il titolo mondiale di windsurf nel 2016, dopo aver calcato le onde dell’Owc. Sofia Tomasoni, tre volte campionessa nel kiteboard TT-R, nel 2018 riuscì a portare a casa una medaglia d’oro alle Olimpiadi Giovanili in Brasile”.

Nel 2018 l’Open Water Challenge ha raggiunto un nuovo traguardo significativo: per la prima volta in Italia, la Sardegna ha ospitato l’EuroSup, il Campionato europeo di stand up paddle. Atleti provenienti da dieci paesi si sono confrontati in gare tecniche e di resistenza, regalando al pubblico uno spettacolo straordinario. Questo evento ha confermato l’OWC come una delle competizioni più rinomate nel mondo degli sport acquatici in Europa. La crescita esponenziale si è avuta negli ultimi anni, con la Formula Kite, dal 2019, infatti, Torre Grande è la meta dei big di questa specialità velica, lo stesso regolamento e format che ha compiuto il suo debutto alle Olimpiadi di Parigi 2024.

“In Sardegna, a Torre Grande”, continua Eddy Piana, “si può quindi affermare, con un briciolo d’orgoglio, di aver contribuito a scrivere un pezzo di storia che ha portato questa disciplina verso i Giochi. E che sempre su questo litorale gli spettatori hanno avuto la fortuna di ammirare con qualche anno di anticipo ciò che il mondo intero ha visto nell’agosto 2024 nel Golfo di Marsiglia”.

“Se potesse parlare, cosa racconterebbe la mia macchina fotografica? Racconterebbe di grandi avventure”, dichiara Luca Piana, fotografo amatoriale che nei suoi scatti ama dar spazio a sport e natura, “racconterebbe del privilegio di vedere tanti atleti che hanno raggiunto Oristano da tutto il mondo e che qui hanno centrato risultati importanti, è un motivo d’orgoglio”.

“In questi anni mi ha fatto un grande piacere conoscere persone provenienti da tutti i lati del mondo”, ha aggiunto Luca Piana, “sono curioso di conoscere altre culture e amo socializzare proprio come amo scattare le fotografie a questi grandi atleti. Cerco di cogliere l’attimo, di immortalare la tecnica, la fatica, lo sforzo sportivo mentre l’atleta insegue l’obiettivo. La mia macchina fotografica immortala l’agonismo e tutto quello che può arrivare da una vittoria o da una sconfitta. Ultimamente il drone porta grandi soddisfazioni, mi aiuta a tenere un occhio attento verso il mondo fotografico”.

La manifestazione è promossa dall’Assessorato al Turismo Artigianato e Commercio della Regione Sardegna e ha il supporto del Comune di Oristano, della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Oristano.

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