Venerdì, 18 ottobre 2024
Nuova Giunta sì, nuova Giunta no. A neanche due anni e mezzo dalle elezioni amministrative di giugno 2022, il tavolo regionale del centrodestra si è riunito a Oristano per cercare di riallacciare i rapporti tra i partiti di una coalizione che governa in Comune e che negli ultimi mesi ha visto una crescita esponenziale di Forza Italia, formazione passata da uno solo a cinque consiglieri nell’aula di Palazzo degli Scolopi. Il partito azzurro, che oggi può contare soltanto su un posto nell’esecutivo, chiede spazio. Nessuno però sembra essere disposto a fare un passo indietro. Agnello sacrificale potrebbe essere l’Udc, che conta tre consiglieri, di cui uno presidente dell’aula, e due assessori.
All’incontro convocato nel pomeriggio nella sede cittadina di Fratelli d’Italia erano presenti, oltre al sindaco Massimiliano Sanna, accompagnato dal coordinatore regionale dei Riformatori Sardi Aldo Salaris e dall’ex coordinatore provinciale del partito, Andrea Santucciu, il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Francesco Mura e il deputato e segretario regionale di Forza Italia Pietro Pittalis.
C’erano poi Christian Stevelli per il Partito Sardo d’Azione, il capogruppo di Oristano al centro in Consiglio comunale, Giuliano Uras, la consigliera regionale dell’Udc Alice Aroni e Andrea Piras, commissario provinciale del partito per il territorio di Cagliari.
“Il confronto è stato sereno e franco”, ha detto il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Francesco Mura, “abbiamo fatto un’analisi della situazione politica locale, nel pieno rispetto dell’autonomia cittadina di ogni partito. Abbiamo cercato di analizzare se è il caso di rilanciare l’azione della Giunta, ogni partito, ora, farà le valutazioni in casa propria. Non ci sono indicazioni di altra natura e non si è parlato di assessorati”.
“Il tavolo”, ha proseguito Mura, “ha messo davanti a tutto importanza dell’unità della coalizione di centrodestra, che oggi in città è unito. Il Psd’Az? È parte fondante di questo centrodestra, non solo a Oristano. Dobbiamo lavorare al rilancio di quella che si è dimostrata la proposta politica più seria in Sardegna”.
