“Ztl, così non va. Il sindaco ci incontri”. Appello di 120 residenti

Hanno sottoscritto una petizione

Foto d’archivio

Martedì, 22 ottobre 2024

Una raccolta firme per chiedere che venga ridisegnato il perimetro della Ztl a Oristano, escludendo vico Solferino; per avere parcheggi riservati a coloro che abitano in quella parte del centro città esclusa dalla zona traffico limitato e – per quei residenti – pass di accesso ai varchi, in modo da raggiungere facilmente la propria abitazione. A sottoscrivere il documento, inviato all’amministrazione comunale, sono stati in 120. I firmatari si sono rivolti al sindaco Massimiliano Sanna e all’esecutivo, chiedendo un incontro urgente.

“Attualmente”, si legge nella petizione, “questa zona è utilizzata quotidianamente per il parcheggio da coloro che si recano a lavorare nei numerosi esercizi commerciali, negli uffici privati e comunali, all’università, nella scuola media di piazza Manno e nella scuola elementare di via Solferino e recentemente nella comunità Integrata di via san Saturnino. Ciò genera già ora notevoli difficoltà ai residenti nel trovare parcheggio vicino alle proprie abitazioni”.

“La decisione dell’amministrazione di riservare solo una parte del centro storico alla Ztl, escludendo quella più rilevante per presenza di monumenti (chiese, reggia giudicale, struttura urbana storica)”, continuano i firmatari del documento, “comporterà inevitabilmente che gli utenti giornalieri si riversino nell’area esclusa per trovare parcheggio vicino al luogo di lavoro, anche in considerazione del fatto che il parcheggio presso la stazione degli autobus Arst non è ancora stato realizzato e l’iter progettuale non è stato avviato”.

“Il problema del parcheggio per i residenti, già ora critico a causa della presenza delle auto di chi lavora in centro, peggiorerà ulteriormente. Essendo la nostra zona prossima alla Ztl, attirerà un numero maggiore di auto, che in precedenza si distribuivano su un’area molto più ampia, quadruplicando il carico attuale. Questa situazione”, si legge ancora nel documento, “sarà insostenibile per i residenti e scoraggerà la riqualificazione delle abitazioni storiche abbandonate, che senza la disponibilità di parcheggi difficilmente verranno recuperate o acquistate. Di conseguenza, il degrado del centro storico, già oggi evidente, peggiorerà ulteriormente, con un aumento delle abitazioni fatiscenti, pericolose e ricettacolo di immondizia, di topi e ratti. Tale scenario è in netto contrasto con la finalità della norma che regolamenta l’istituzione della Ztl, in quanto strumento di tutela del patrimonio artistico e ambientale. L’articolo 7 del codice della strada prevede infatti che i sindaci possano limitare o bloccare il traffico nei centri abitati per prevenire l’inquinamento e proteggere il patrimonio artistico e ambientale”.

“Inoltre”, vanno avanti i 120 firmatari, “l’istituzione della Ztl come attualmente prevista non solo scoraggerà il recupero delle abitazioni storiche, ma obbligherà noi residenti nell’area esclusa a percorsi stradali molto più lunghi per accedere alle nostre case, raddoppiando o triplicando la lunghezza del tragitto per raggiungere o per tornare alla nostra abitazione, con conseguenze pesanti sull’inquinamento e sul carico di traffico sulle vie Solferino e Mazzini, che coinvolgeranno negativamente l’intera cittadinanza. Tale situazione è enormemente peggiorata dall’inclusione del vico Solferino nel perimetro della Ztl, infatti la svolta in tale vicolo consente attualmente di non caricare il semaforo tra la via Mazzini e la via Solferino, recentemente sovraccaricato dalla nuova definizione spaziale della piazza Mariano. Tale scelta condizionerà pesantemente, oltre noi abitanti del centro storico anche tutti gli utenti che oggi scelgono di utilizzare la via Vinea Regum per recarsi nell’area di su Brugu senza intasare il semaforo di piazza Mariano”.

“Infine”, conclude l’appello dei residenti, “vogliamo evidenziare che l’istituzione di una Ztl dovrebbe essere la parte conclusiva di un programma di riqualificazione generale, comprendente progetti di recupero edilizio, urbanistico, economico e sociale, oltre a interventi sulla mobilità, come l’indispensabile creazione di aree di parcheggio adiacenti e l’organizzazione dei trasporti pubblici adeguati alle esigenze del territorio”.

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