A Oristano una giornata per riflettere sulle origini della violenza contro le donne

In programma un incontro con scuole e cittadinanza, e l'inaugurazione della mostra MeDea

Venerdì, 22 novembre 2024

Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Centro antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano, con l’associazione “Prospettiva Donna” e il Museo Diocesano Arborense, organizza un incontro di sensibilizzazione e formazione sul tema della violenza di genere.

Il tema centrale della giornata sarà l’analisi della violenza di genere come fenomeno culturale, sociale e globale. “Lo analizzeremo usando come occhiale di lettura una riflessione sulla simbologia della dea, osservando, come prima di noi fece l’archeomitologa Marija Gimbutas, l’evoluzione dell’immaginario femminile tra il prima e il dopo l’avvento della cultura Kurgan, crocevia storico individuato come causa del declino della “gilania” e del successivo espandersi di una visione patriarcale e androcentrica, all’interno delle culture e delle società a livello globale”, ha spiegato la responsabile del Centro antiviolenza oristanese, Francesca Marras.

L’evento si terrà presso il Museo, in piazza Duomo, in due tempi: durante la mattinata un incontro con le scolaresche dalle 10 alle 12, con le riflessioni di ragazzi e insegnanti e un dibattito; nel pomeriggio, dalle ore 18 alle ore 20, appuntamento con i cittadini. In serata sarà disponibile il servizio di interpretariato LIS, curato dall’interprete del Consiglio regionale ENS Sardegna. L’ingresso è libero, sino ad esaurimento posti.

Modera e introduce l‘evento Simona Scioni componente di Giulia Giornaliste Sardegna e del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, che interverrà relativamente alla tematica della violenza di genere, ma sull’importanza di un’informazione corretta e del linguaggio di genere: nello specifico introdurrà la tematica della figura femminile e del ruolo della donna nella storia.

Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali delle autorità locali e regionali, a cui seguiranno gli interventi di Silvia Oppo, che parlerà della collaborazione attiva che da anni il Museo Diocesano porta avanti con il Centro antiviolenza. Presenterà inoltre la mostra “MeDea”, visitabile durante l’evento: l’esposizione mostrerà al pubblico delle opere realizzate dalle donne in percorso all’interno del gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA) presso il Centro antiviolenza e il Centro di salute mentale (CSM) della Asl di Oristano.

La responsabile del “Donna Eleonora”, Francesca Marras, entrerà nel vivo del tema illustrando le origini della violenza di genere attraverso un’attenta lettura della simbologia della dea, sino ad arrivare ai giorni nostri. Interverranno poi Maria Nice Trudu, psichiatra e psicoterapeuta del Centro di salute mentale, con una relazione sull’importanza del lavoro di gruppo e dei laboratori artistici per il superamento del trauma, e Giulia Balzano, archeologa, che ripercorrerà l’evoluzione della figura della dea in tema archeologico.

Nel pomeriggio gli interventi si integreranno con l’apporto di Giovanna Ibba, psicologa e psicoterapeuta del Centro antiviolenza di Oristano, e dell’artista Maria Paola Piras, che ha curato i laboratori di argilla del “Donna Eleonora” con le donne in percorso.

La locandina dell’evento

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