Martedì, 19 novembre 2024
Botta e risposta tra mamme i cui figli frequentano la scuola primaria del Sacro Cuore e sono stati trasferiti nella sede dell’Istituto Frassinetti a causa di lavori nella scuola in via Amsicora. Alcune lamentano gravi disagi, altre negano e prendono le distanze.
Il problema sollevato da alcune famiglie. Bimbi che scrivono in piedi, fanno lezione al freddo e in aule non sicure. Vanno avanti dall’inizio dell’anno i disagi per gli alunni di sei classi della scuola primaria Sacro Cuore, trasferite nel vicino Istituto Frassinetti, a causa dei lavori per l’adeguamento strutturale ed antincendio. Alcuni genitori hanno lamentato in particolare la sicurezza degli ambienti, la difficoltà logistica e l’impossibilità di garantire condizioni di insegnamento adeguate. La loro denuncia è stata accolta dai consiglieri di minoranza, che hanno presentato una interpellanza con la quale chiedono di conoscere le tempistiche di conclusione dei lavori e l’apertura del varco su via Amsicora tra i plessi scolastici dei Frassinetti e del Sacro Cuore; i motivi per i quali non sono ancora state adeguate le aule alle esigenze delle attività didattiche e complementari degli alunni delle sei classi che da settembre hanno dovuto traslocare e quali siano le tempistiche, ad oggi, di conclusione dei lavori di adeguamento strutturale ed antincendio della Scuola Primaria del Sacro Cuore. I consiglieri Francesca Marchi, Carla Della Volpe, Massimiliano Daga, Maria Speranza Perra, Francesco Federico, Maria Obinu, Umberto Marcoli e Giuseppe Obinu contestano anche la mancata attuazione delle promesse fatte riguardo alla risoluzione delle problematiche emerse nella scuola del quartiere Sacro Cuore. Lo scorso 7 ottobre durante una riunione della II Commissione Consiliare Permanente, i consiglieri erano stati rassicurati che i lavori di ristrutturazione all’Istituto Frassinetti sarebbero stati completati entro una o due settimane. Tuttavia, a distanza di più di un mese, le problematiche restano irrisolte, e i disagi per studenti, famiglie e insegnanti continuano. I consiglieri contestano, quindi, l’assenza di azioni concrete.
“La nostra preoccupazione cresce, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione invernale e dell’eventuale maltempo”, sottolineano i genitori delle classi 4C, 4D, 3E, 3C , 3D e 5C firmatari di una nota nella quale descrivono i disagi vissuti dai bambini.
“Le aule del secondo e terzo piano non hanno il parapetto alle finestre e questo risulta ancora più pericoloso per i bambini con spettro autistico, che non hanno percezione del pericolo. Dall’inizio dell’anno scolastico due classi non hanno potuto mai potuto aprire le finestre nonostante il caldo, per garantire la sicurezza dei bambini”, si legge nella nota inviata alla redazione. “È urgente che spostino i bambini nelle aule ristrutturate e se sono presenti bambini con disabilità al piano terra”.
“I genitori si sono trovati i figli divisi nei due plessi e devono affidarsi ad amici, parenti o altri genitori per prendere un figlio mentre loro sono nell’altro plesso. Oppure le maestre devono trattenersi per aspettare che i genitori si spostino. La soluzione che abbiamo chiesto è l’apertura del cancello del Frassinetti che è proprio di fronte alla scuola sacro cuore , garantendo un veloce spostamento di bambini, insegnanti e genitori da un plesso all’altro”, la seconda problematica sollevata. E ce ne è anche una terza: “i Frassinetti non hanno sevizio di accoglienza , quindi i genitori lasciano i figli nel plesso Sacro Cuore e la cooperativa li fa spostare a piedi ai Frassinetti tenuti a una corda per evitare che si perdano. E questo anche quando piove. Abbiamo chiesto di arredare l’androne dei Frassinetti come accoglienza, ma ancora nulla”.
Disagi anche per lo svolgimento delle ore di educazione fisica: “L’istituto Frassinetti non ha una palestra, ma solo un campo all’aperto”, contestano le famiglie, “ e nei giorni troppo ventosi o di pioggia i bambini non possono fare ginnastica. Con l’apertura del cancello verso il Sacro Cuore potrebbero andare agevolmente la palestra”.
“L’impianto di riscaldamento non è funzionante e dalle finestre delle aule non ristrutturate entrano spifferi perché non chiudono bene”, continuano i genitori. “I banchi e le sedie presenti nella scuola secondaria sono troppo alti per i bambini della primaria, e purtroppo i bambini più bassi sono costretti a scrivere in piedi, con rischio di causare agli altri bambini problemi di postura”.
I genitori alla fine del mese di settembre hanno già rappresentato il problema alla dirigente. “E ci siamo confrontati anche con i consiglieri Antonio Iatalese e Francesca Marchi, abbiamo inviato pec alla dirigente e successivamente insieme a lei all’ufficio protocollo del Comune di Oristano”, concludono i genitori. “Avevamo ricevuto rassicurazioni i primi di ottobre dai tecnici del comune e dall’assessore che in tempi brevi avrebbero risolto. Tuttavia, a oggi la situazione resta invariata”.
Due mamme prendono le distanze. “Noi non riscontriamo queste criticità”. Così la mamma di un’alunna della 3ª D risponde ad altri genitori che ieri, con una lettera, avevano denunciato gravi disagi vissuti dai bambini con il trasloco dalla scuola elementare del Sacro Cuore alla struttura dei Frassinetti, a causa di lavori per l’adeguamento strutturale ed antincendio.
“Esprimo totale disappunto per la fuorviante e fuori luogo promiscuità della notizia”, scrive la mamma. “Si scrive che i genitori di tutte le sezioni elencate siano d’accordo, assolutamente no: alcuni genitori!”.
Il messaggio (firmato) contesta anche i consiglieri comunali di minoranza, che hanno presentato un’interpellanza sui tempi dei lavori. “Se una parte della minoranza del Ccomune di Oristano vuole parlare anche a nome nostro senza essere stata autorizzata, se ne dovrà prendere le conseguenze”, precisa la donna. “I genitori che hanno mosso questa azione mettano nomi e cognomi”.
Stessa reazione da un’altra mamma, sempre per la 3ª D: esprime “disappunto in merito ad alcune affermazioni fatte nell’articolo, in particolare relativamente al passaggio che quanto riportato nel virgolettato venga lamentato dai genitori delle classi elencate, il che non corrisponde al vero, in quanto le stesse affermazioni non riflettono il mio personale parere e punto di vista”.
Il gruppo che ieri aveva criticato il trasloco contestava in particolare l’assenza di parapetto alle finestre. “Questo risulta ancora più pericoloso per i bambini con spettro autistico, che non hanno percezione del pericolo. Dall’inizio dell’anno scolastico due classi non hanno potuto mai potuto aprire le finestre nonostante il caldo, per garantire la sicurezza dei bambini”, si legge nella nota inviata alla redazione. “È urgente che spostino i bambini nelle aule ristrutturate e – se sono presenti bambini con disabilità – al piano terra”.
Altra osservazione: “I genitori si sono trovati i figli divisi nei due plessi e devono affidarsi ad amici, parenti o altri genitori per prendere un figlio, mentre loro sono nell’altro plesso. Oppure le maestre devono trattenersi per aspettare che i genitori si spostino. La soluzione che abbiamo chiesto è l’apertura del cancello del Frassinetti che è proprio di fronte alla scuola del Sacro Cuore, garantendo un veloce spostamento di bambini, insegnanti e genitori da un plesso all’altro”.
Poi una richiesta: “I Frassinetti non hanno sevizio di accoglienza, quindi i genitori lasciano i figli nel plesso del Sacro Cuore e la cooperativa li fa spostare a piedi ai Frassinetti, tenuti a una corda per evitare che si perdano. E questo anche quando piove. Abbiamo chiesto di arredare l’androne dei Frassinetti come accoglienza, ma ancora nulla”.
Disagi – secondo il gruppo dei genitori che ha inviato la prima segnalazione – anche per lo svolgimento delle ore di educazione fisica: “L’istituto Frassinetti non ha una palestra, ma solo un campo all’aperto, e nei giorni troppo ventosi o di pioggia i bambini non possono fare ginnastica. Con l’apertura del cancello verso il Sacro Cuore potrebbero andare agevolmente in palestra”.
“L’impianto di riscaldamento non funziona e dalle finestre delle aule non ristrutturate entrano spifferi perché non chiudono bene”, scrivono ancora. “I banchi e le sedie presenti nella scuola secondaria sono troppo alti per i bambini della primaria, e purtroppo i bambini più bassi sono costretti a scrivere in piedi, con rischio di causare agli altri bambini problemi di postura”.
La risposta di una mamma. “I disagi che vivono i bambini trasferiti dalla sede della scuola elementare Sacro Cuore ai locali dei Frassinetti sono un problema collettivo, mi è dispiaciuto molto leggere la presa di distanza di due mamme”. Sono le parole di rammarico di una mamma tra quelle che hanno firmato la lettera inviata all’Amministrazione comunale di Oristano, per chiedere la risoluzione di alcune problematiche riscontrate da gran parte degli alunni e dalle loro famiglie.
“Un bambino può non avere problemi, ma se i compagni devono fare 400 metri con pioggia o zaino pesante, spostandosi dalla sala dell’accoglienza, che è rimasta nella sede della primaria, all’aula, trasferita in via Torino, questo è un problema collettivo”.
“Se ci sono genitori di bambini autistici che temono per i loro figli, le cui aule sono nei piani superiori dell’edificio e le finestre sono prive di parapetto, pur non avendo io figli autistici questo è anche un mio problema”, continua la mamma, che sottolinea: “Vorrei precisare inoltre che le nostre rimostranze sono state mosse verso l’amministrazione comunale non certo verso la dirigente, la quale è stata sempre molto collaborativa e ha fatto ciò che era in suo potere fare”, continua la mamma. “Già a inizio dell’anno abbiamo evidenziato alcuni problemi: la possibilità che con l’arrivo dell’inverno i bambini – in aule senza riscaldamento – potessero soffrire il freddo; il trasloco nei piani alti dell’edificio dei Frassinetti con conseguente rischio per alcuni alunni; e i banchi più alti rispetto alle sedie, che costringono gli alunni più bassi a scrivere in piedi. Abbiamo chiesto anche di liberare dal materiale edile un passaggio interno all’istituto Frassinetti che eviterebbe di fare 400 metri in strada agli alunni che fanno l’accoglienza o a quelli che devono raggiungere la palestra per fare l’ora di attività motoria. La soluzione non può essere evitare che svolgano l’attività”.
“Due mamme hanno preso le distanze dai problemi, ma questi esistono”, continua. “Tra l’altro quando la lettera, prima di essere inviata in Comune ha fatto il giro delle chat di classe, nessuno ha detto di non essere d’accordo”.
“Sono punti di vista, però dispiace molto”, ripete concludendo la mamma, “perché questo è un problema collettivo e non individuale, soprattutto per i bambini più fragili”.