Giovedì, 28 novembre 2024
Riprenderanno domani mattina i lavori nell’ex convento di San Francesco, a Oristano. Il Ministero della cultura ha infatti destinato due milioni di euro per avviare il completamento strutturale dell’edificio, che ospiterà in futuro la nuova sede dell’Archivio di Stato.
A dare la notizia questa mattina è stata l’architetto Patrizia Tomassetti, del Mic. La funzionaria questa mattina, insieme al direttore dei lavori, l’ingegner Paolo Margaritella, ha affidato l’esecuzione dei lavori del complesso di San Francesco all’impresa Franco Orrù di Arzana, per conto del Segretariato regionale. Il lavoro durerà 539 giorni, quindi circa due anni di lavoro.
Prima della firma del contratto, Patrizia Tomassetti e Paolo Margaritella hanno accompagnato i giornalisti in un tour all’interno dell’edificio che nel 1200 ospitava il convento. La struttura ha subito due interventi di ristrutturazione: prima ad opera dei frati, che intorno al 1400 modificarono radicalmente la chiesa, e all’inizio del secolo scorso con il Ministero della Guerra, che utilizzò parte del convento per realizzarvi il Distretto militare.
I lavori attuali interessano la parte della vecchia chiesa, che sara recuperato e destinato all’archivio di Stato. Verranno ripresi anche gli scavi archeologici del chiostro con la realizzazione anche degli impianti.
“I primi due lotti per 2,5 milioni” ha spiegato Paolo Margaritella, “hanno interessato le parti strutturali, il corpo archivi ed i solai con il tetto. I nuovi lotti interesseranno la chiesa, che ospiterà la sala accoglienza dell’Archivio di Stato”.
“Gli Archivi di Stato proprio per tradizione e per vocazione sono gli istituti che maggiormente assicurano l’apertura e la fruizione pubblica” ha detto Patrizia Tomassetti, “sarà un posto dove gli studiosi della storia di Oristano e del territorio potranno venire a visitare ciò che viene conservato, ma avranno anche l’occasione di visitare il complesso che lo ospita, che diventerà anche un museo”.
Per ultimare tutti i lavori dell’ex convento non basteranno però questi due milioni. “Serviranno altri fondi, lo sappiamo”, ha aggiunto Tomassetti, “abbiamo realizzato un progetto unitario e sappiamo esattamente quello che ci serve per finire il complesso. Oggi partiamo con 2 milioni di euro e il Ministero della Cultura ha già provveduto a fare le richieste sulle diverse linee di finanziamento che ci vengono proposte. Siamo naturalmente ottimisti, perché nel corso dei lavori possono arrivare gli ulteriori finanziamenti”.
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