Fondi in cassa, risorse in arrivo e un progetto da aggiornare: le tappe per il nuovo mercato

L'assessore ai Lavori pubblici Prevete ha risposto a un'interrogazione di Progetto Sardegna

Lo scheletro del vecchio mercato

Mercoledì, 13 novembre 2024

L’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete ha risposto ieri in aula a un’interrogazione sul mercato civico di via Mazzini. I consiglieri di Progetto Sardegna Maria Obinu, Giuseppe Obinu e Umberto Marcoli avevano chiesto quali misure intendesse adottare l’amministrazione per garantire che i fondi disponibili siano utilizzati in modo efficace per il rifacimento della struttura, quali sono i motivi per cui si ritiene che i fondi attuali non siano sufficienti e se esistano piani per coinvolgere la comunità locale nel processo di progettazione e realizzazione del mercato civico, chiuso dal 2016.

“Entro il prossimo dicembre è previsto l’affidamento dell’incarico per la revisione del progetto” ha detto l’assessore Prevete. “Il progetto attuale è vecchio e deve essere rivisto dal punto di vista dei prezzi (si fa riferimento a un prezziario non più applicabile alla realtà odierna e per quel tipo di intervento servirebbe almeno il doppio delle risorse) e per gli spazi in base alle nuove esigenze degli operatori. L’unica risorsa certa sono gli 800.000 euro residui del finanziamento precedente”.

Simone Prevete

“Nonostante la stipula della convenzione”, ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo, “non sono ancora arrivati i 2,5 milioni del finanziamento regionale (500.000 euro il primo anno, un milione nel secondo anno e un altro milione nel terzo). Non abbiamo certezza di altre risorse, i 3,6 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione. Sono d’accordo sul coinvolgimento dei diversi attori, è necessario. La Commissione lavori pubblici ha lavorato su un’idea di mercato e vuole lavorare con la Commissione Attività produttive e con l’assessora Valentina De Seneen”.

Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha replicato concordando sul fatto che il progetto sia vecchio e ormai superato: “Noi immaginiamo uno spazio vivo, un polmone verde all’interno del centro storico che oggi purtroppo non ha spazi di questo tipo”.

Maria Obinu

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