Venerdì, 8 novembre 2024
Per tutto il mese il Centro servizi culturali UNLA di Oristano ospiterà la mostra “Immagina il diabete”, promossa dall’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici (ANIAD). Inaugurazione oggi – 8 novembre – alle 18, nei locali di via Carpaccio.
“Immagina il diabete nasce nel 2017 con l’esigenza di raccontare a chi non ha la malattia di cosa si tratti, e come, nella maggioranza dei casi, si viva. Ai diabetici, la mostra spiega invece come può la malattia possa diventare una compagna di vita dalle sfaccettature positive”, spiegano dall’ANIAD.
“Per portare a termine questa missione ci sono voluti circa due anni tra progettazione, stesura testi, scatti, trasferte, post produzione e promozione. Il tutto è stato pensato e realizzato grazie alla partecipazione e condivisione di esperienze personali di persone con diabete. È chiaro che non tutti gli scatti rappresentano i vari modi di vivere il diabete, ma sono uno spaccato che ne racchiude la stragrande maggioranza e che, in ogni caso, si rivelerà costruttivo”.
Il progetto è stato esposto per la prima volta in occasione della Giornata mondiale del diabete 2017 nel Centro commerciale di Oristano. Poi è stato accolto nella Diabetologia dell’ospedale San Martino di Oristano, in quella dell’ospedale San Francesco a Nuoro, all’ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari, all’aeroporto di Olbia, e ora al Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano.
I protagonisti sono Benedetto Mameli (progetto e fotografia), Laura Atzeni (progetto e testi), Sara Melis (modella con diabete) e Alberto Grussu (modello con diabete). L’esposizione al CSC sarà arricchita dalla poesia “Diabeta burda” di Antonio Ignazio Garau. Fino al 29 novembre, la mostra potrà essere visitata dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è gratuito.
ANIAD Sardegna è un’associazione di volontariato che si propone di migliorare la qualità di vita fra i soggetti diabetici di tipo 1 e di tipo 2 attraverso uno stile di vita sano, al fine di aumentare il livello di consapevolezza e di educazione terapeutica, contribuendo al pieno inserimento sociale della persona diabetica, al raggiungimento di un accettabile compenso glicometabolico ed alla prevenzione delle complicanze croniche.