Impronte rosse, incontri e dibattiti: così l’Othoca e il Benedetto Croce dicono no alla violenza sulle donne

Ecco le iniziative in programma domani

Foto d’archivio

Domenica, 24 novembre 2024

Appuntamenti nelle scuole in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donna. Domani, lunedì 25 novembre, dalle 10.30 alle 11.15, le classi dell’Itis Othoca 1ªF, 3ªM, e 4ªC, accompagnate dai docenti Francesca Trebino, Andrea Maulu e Claudia Lupino, coadiuvate dalle docenti Elisa Cuccu e Sylvie Manca, completeranno il percorso che conduce dalla colonna rossa (nell’atrio dell’ingresso dell’ala nuova) alle bacheche con le foto realizzate lo scorso anno in occasione della stessa giornata, incollando una serie di impronte rosse sul pavimento.

Seguirà, negli stessi spazi, un reading, da parte di alcune delle ragazze e dei ragazzi delle classi coinvolte, basato su due monologhi dello scrittore Stefano Bartezzaghi e della poetessa Mary Simmerling, (“Sono solo parole” e “What Were You Wearing?”).

Al liceo Benedetto Croce spazio invece all’iniziativa “Se ami non uccidi! Se ami non ferisci. Basta!”. Domani la scuola si unirà a milioni di persone nel mondo per dedicare una mattinata alla riflessione sulla violenza contro le donne, una piaga dell’umanità che non può essere ignorata ma va curata. La violenza, fisica o morale o economica, è una delle più gravi manifestazioni di disuguaglianza e discriminazione che colpisce donne di ogni età, provenienza e condizione sociale.

Le attività in programma sono pensate per sensibilizzare ed educare alla parità di genere, attraverso momenti di confronto, dibattito e riflessione. Le classi parteciperanno a un incontro con una vittima di violenza, letture e la proiezione di un video, realizzato dalle alunne e alunni del corso B del liceo delle Scienze umane, che aiuteranno a comprendere meglio la complessità del fenomeno e la necessità di combatterlo con le azioni quotidiane di ognuno.

In questo modo la scuola vuole condannare la violenza e impegnarsi attivamente per costruire una cultura del rispetto. “La nostra scuola”, si legge in una nota, “si è assunta l’impegno di essere un luogo dove si insegna la convivenza pacifica, dove si riflette sui principi cardine della nostra Costituzione, dove si promuovono i diritti umani e l’uguaglianza anche di genere. Non sarà dunque solo un momento di riflessione, ma un passo concreto verso un presente e un futuro senza violenza, che accetta e valorizza la diversità. Ricordiamo che ogni voce conta. Ogni azione, seppur piccola e apparentemente insignificante, fa la differenza”.

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