Proporre arte nei luoghi e negli spazi pubblici, sabato un convegno all’Hospitalis

Appuntamento nel giorno in cui ricorre la Festa della Municipalità

Marco Cadinu

Martedì, 26 novembre 2024

“Ars Publica in Re Publica”. È il titolo del convegno di studi che sabato prossimo, 30 novembre, all’auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni metterà a confronto artisti, architetti, urbanisti, storici dell’arte e filosofi sul tema dell’arte nei luoghi e negli spazi pubblici.

Nato da un’idea della rivista Aristana, il convegno è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano nel giorno in cui ricorre la Festa della Municipalità. Prezioso il contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura e dell’Assessorato regionale della Cultura.

Aristana, rivista che si occupa di culture e architetture del Mediterraneo, con questa iniziativa vuole favorire una riflessione su una pratica sempre meno frequente. La presenza dell’arte in varie forme nelle scuole, nelle piazze e negli uffici, in passato era abituale, mentre oggi, pur essendo obbligatoria per legge, è sempre meno frequente.

Il convegno consentirà di affrontare il tema attraverso casi studio dall’Ottocento ad oggi. Il compito sarà affidato a studiosi sardi, ma anche provenienti da istituti universitari della Basilicata, di Firenze, Milano, e Torino. Interverranno anche gli artisti Salvatore Garau e Alice Guareschi da Milano per raccontare il proprio punto di vista e le loro esperienze di interventi artistici in luoghi pubblici.

Questo il programma del convegno, che sarà aperto alle 9.15 dai saluti istituzionali, con il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, gli assessori comunali Luca Faedda (Cultura) e Simone Prevete (Lavori pubblici) e il presidente della Fondazione Oristano, Carlo Cuccu. L’introduzione sarà affidata a Marco Cadinu (Università di Cagliari), direttore scientifico della rivista Aristana.

La prima sessione, dalle 10, sarà moderata da Marco Cadinu. Ecco gli interventi.

  • Raimondo Pinna · on line (Associazione Storia della Città) – Arte nelle opere pubbliche. La legge Bottai ai giorni nostri.
  • Marcello Schirru – Il re sul piedistallo. Storia e vicende della statua di Carlo Felice a Cagliari (1827-1833).
  • Marco Cillis · on line (Università di Parma) – Le fontane di Quinto Ghermandi nell’Ospedale di Bologna e nei giardini di Brescia.
  • Chiara Devoti, Enrica Bodrato (Politecnico di Torino) – Le commesse della Rai per le sedi torinesi. Una precoce applicazione della Legge 717 del 1949 tra architetture e arte attraverso i documenti degli archivi storici del Politecnico di Torino.
  • Valerio Deidda (MuA – Museo e Archivio di Sinnai) – L’impronta artistica di Franco d’Aspro. Monumenti e spazi pubblici nella seconda metà del Novecento.
  • Alberto Pireddu Massimo Carta, on line (Università di Firenze) – Lo spazio come dono dei luoghi – La Plaza de los Fueros a Vitoria di Eduardo Chillida e Luis Peña Ganchegui.
  • Giacomo Usai, (Politecnico di Milano) – Il “Piano d’uso collettivo Antonio Gramsci” di Giò Pomodoro ad Ales, esempio di sintesi delle arti.

Dopo la pausa pranzo intorno alle 13.30, i lavori riprenderanno alle 15 con la seconda sessione; moderatore Francesco Deriu, del Comitato di direzione della rivista Aristana. Ecco gli interventi previsti.

  • Alice Guareschi (artista visiva, Milano) – Partire da sé. Arte a confronto con lo spazio pubblico: la mia esperienza.
  • Salvatore Garau (artista visivo, Oristano) – Esperienze e riflessioni.
  • Caterina Ghisu (Università degli Studi di Cagliari) – Quale muralismo in Sardegna?
  • Fiorella Rosaria Fiore, on line (Università degli Studi della Basilicata) – L’arte pubblica nello spazio archeologico. Il ruolo delle pratiche artistiche nel sostentamento dell’eredità culturale alla luce della Convenzione di Faro.
  • Marcello Congiu – Interventi nello spazio pubblico tra modernità e arte performativa.
  • Marco Piras – Il ruolo dell’arte nello spazio pubblico della città di Iglesias. Esperienze di sintesi tra arte, architettura e città tra il XIX e il XXI secolo.
  • Raffale Cau (Archivio Storico Diocesano) – I maestri dell’Istituto d’arte di Oristano e le loro ceramiche nelle scuole della città.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome