Mercoledì, 13 novembre 2024
La minoranza di centrosinistra attacca lamentando l’assenza di un dibattito pubblico sul futuro della reggia giudicale degli Arborea, edificio che in passato ha ospitato il carcere di Oristano e che ora è destinato ad accogliere la Prefettura, un museo della memoria carceraria e spazi dedicati alla cultura. Il sindaco Massimiliano Sanna respinge però le accuse al mittente ed evidenzia l’importanza del recupero dello stabile e il fatto che certamente non si trasferirà lì l’Agenzia delle Entrate.
Carla Della Volpe (Pd) nella seduta di ieri ha illustrato l’interpellanza urgente presentata insieme ai consiglieri Francesca Marchi, Massimiliano Daga, Francesco Federico, Maria Obinu, Giuseppe Obinu e Umberto Marcoli, giudicando sbagliata nel metodo e nel merito la decisione del trasferimento della Prefettura nell’antica reggia.
Con l’interpellanza si sono chieste le ragioni per le quali il Comune abbia “rinunciato a rivendicare la disponibilità del palazzo, quelle per cui non si porta all’attenzione e alla discussione del Consiglio comunale una questione che attiene ad un luogo della memoria di tutta la città e quelle per cui si è deciso di privare la città di un bene di altissimo valore storico e culturale, senza ricercare condivisione e soluzioni alternative”.
Il sindaco Sanna ha risposto ribadendo ancora una volta di non aver mai rinunciato a chiedere la titolarità dell’ex reggia giudicale: “Il mio impegno per valorizzare la storia della città è noto. Mi dispiace che si dica il contrario. Per quanto riguarda il diritto di prelazione di cui qualcuno parla, evidenzio che questo istituto non si può applicare se non si vende il bene. Sul futuro della reggia, da vicesindaco e da sindaco ho avuto numerosissimi incontri, formali e informali, con organi dello Stato e della Regione. È stata un’attività costante. Ci sono i documenti che parlano e che testimoniano il mio impegno e quello dei sindaci che mi hanno preceduto, ma lo Stato ha sempre deciso di conservarne la proprietà. Un risultato l’ho ottenuto: lì non ci sarà l’Agenzia delle Entrate che con i tanti uffici, il personale e l’utenza, sarebbe stata una decisione sbagliata. Il Consiglio comunale non è stato coinvolto perché non c’è alcun atto ufficiale, l’unica comunicazione è quella fatta durante la conferenza stampa di presentazione della Casa del carabiniere. Ribadisco la volontà di avere il bene, ma occorre anche avere i fondi per recuperare quella struttura e gestirla. Una cosa è certa: occorre evitare che cada a pezzi”.
Carla Della Volpe ha replicato evidenziando la rinuncia dell’amministrazione a svolgere un ruolo politico. “C’è mancanza di coraggio. Si porti il dibattito in Consiglio comunale e poi si apra un dibattito pubblico”.