Sabato, 9 novembre 2024
Inaugurato oggi a Sa Rodia il nuovo campo a tre buche del Sinis Golf Club Executive. È uno dei pochi campi da golf in ambito urbano in Italia. A tagliare il nastro questa mattina, insieme al presidente Tonino Garau, c’erano anche il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, il delegato regionale della Federazione Golf, Stefano Arrica, e il delegato provinciale, Tonino Puddu.
All’appuntamento hanno preso parte tanti degli 80 soci del circoli, compresi 12 bambini, insieme agli assessori comunali ai Servizi sociali, Carmen Murru e allo Sport, Antonio Franceschi. Invitati d’obbkligo anche i primi due presidenti del Sinis Golf Club, Paolo Sulis e Pasquale Carboni.
Dopo il taglio del nastro, il presidente Tonino Garau ha ringraziato le autorità presenti ed ha ripercorso la storia del Sinis Golf Club Oristano, nato nel 1997 nei campi di Is Arenas. Ai tempi d’oro, il sodalizio ha avuto anche 400 soci.
“Tutti insieme abbiamo deciso di realizzare il nuovo impianto a tre buche, con risorse del club,” ha detto Garau, “per promuovere questo sport e far avvicinare gli oristanesi, soprattutto i più piccoli: abbiamo iniziato lezioni con i bambini delle vicine scuole di Sa Rodia. Questo impianto è praticamente all’interno della città ed è uno dei pochi in Italia con queste caratteristiche”.
L’area era stata ceduta dal Comune nel 2008, in accordo con l’Associazione cavalieri della Sartiglia.
Prima del taglio del nastro è arrivata la benedizione dell’impianto da parte di padre Paolo Contini. “È sempre bello pensare che lo sport possa aiutarci nella vita e nella realtà”, ha detto padre Paolo. “Fra qualche settimana inizieremo l’Anno Giubilare nella Chiesa e il Papa ha scelto come tema Pellegrini di speranza: ecco, il golf è uno sport che aiuta a crescere la speranza, perché sperare vuol dire avere una meta, e nel golf, ogni volta che tu inizi una buca, hai una meta”.
Alla cerimonia di inaugurazione era presente anche l’architetto Marianna Orrù, in rappresentanza della Fondazione di Sardegna, che sta valutando un possibile sostegno ai progetti del circolo. “Oristano è città dello sport, perché ne riconosce il valore e restituisce al suo territorio moltissime risorse, oltre ad esser attenta alle esigenze e allo sviluppo negli ambiti più vari, dalla cultura allo sport e cura della persona. E la Fondazione di Sardegna da sempre è vicina allo sport e al territorio”, ha detto Orrù.