Una vita per dire no alla mafia. La testimonianza di Giovanni Impastato all’Unla

Venerdì prossimo l'incontro a Oristano

Giovanni Impastato

Mercoledì, 27 novembre 2024

Giovanni Impastato arriva a Oristano per parlare di lotta alla mafia e di suo fratello Peppino, ucciso da Cosa Nostra nella primavera di 46 anni fa, e di mamma Felicia. Venerdì prossimo, 29 novembre, all’Unla si terrà l’incontro “Ricordare Peppino e Felicia testimoniando”. L’appuntamento – in collaborazione con la libreria Mondadori di Oristano – è alle 17.30, in via Carpaccio 9; coordinerà Giuseppe Manias.

È la primavera del 1977 quando Peppino Impastato, insieme a un gruppo di amici, inaugura Radio Aut, una radio libera nel vero senso della parola. Da Cinisi, feudo del boss Tano Badalamenti, e dall’interno di una famiglia mafiosa, Peppino scuote la Sicilia denunciando i reati della mafia e l’omertà dei suoi compaesani. Una voce talmente potente che poco più di un anno dopo, la notte tra l’8 e il 9 maggio, viene fatta tacere per sempre.

Ma pure questo è uno degli errori della mafia: pensare corto. Perché, anche se non era scontato, la voce di Peppino da allora non ha mai smesso di parlare, di lottare per la dignità delle persone, di illuminare la strada. È una strada lunga, se si pensa che ancora oggi chi ha depistato le indagini sull’omicidio di Peppino ha fatto carriera, mentre chi invocava la verità non c’è più. Ma è una strada percorsa ormai da migliaia di persone.

Mamma Felicia ha rotto il muro del silenzio per raccontare la storia di Peppino e per denunciare gli assassini mafiosi del figlio. È è stata la prima donna che – entrata a far parte, dopo il matrimonio, di una famiglia mafiosa – in seguito alla tragica perdita del figlio si è ribellata alla cultura dell’omertà. Ha aperto le porte della sua casa per raccontare la storia di Peppino e per far conoscere gli aspetti più corrotti della nostra società e dell’apparato istituzionale. Felicia, definita “partigiana dell’antimafia” e “donna di democrazia”, è scomparsa il 7 dicembre del 2004, dopo un lungo percorso per ottenere giustizia per Peppino.

Giovanni, fratello di Peppino, che ne ha raccolto il testimone, fa il punto della situazione delle mafie – e delle antimafie – in Italia, dall’osservatorio di Casa Memoria e del Centro Impastato, da oltre 40 anni in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.

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