Mercoledì, 11 dicembre 2024
Il complesso universitario gestito dal Consorzio UNO a Oristano è più sicuro, grazie a all’installazione di due defibrillatori semiautomatici che potranno essere usati da chiunque al verificarsi di un’emergenza cardiaca. Strumenti salvavita a disposizione di chi ogni giorno frequenta l’ex convento del Carmine, oggi casa universitaria per circa 400 studentesse e studenti dei corsi attivati nella sede decentrata dalle due Università sarde, oltre che dello staff docente e del personale UNO.
Entrambi i dispositivi sono stati installati all’inizio della settimana in punti ben visibili, facilmente raggiungibili e individuabili. Nell’ex convento di via Carmine il DAE è stato installato accanto alla porta della biblioteca al primo piano, frontalmente rispetto alle scale dell’ingresso principale che portano al piano di uffici e segreteria. L’altro apparecchio è nei locali del Centro laboratori di viale Diaz, come caposcala tra i due piani.
“Si tratta di una misura di prevenzione che abbiamo adottato in osservanza a quello che succede in tutti gli istituti scolastici e universitari d’Italia”, spiega Marilena Spiga, nello staff del Consorzio UNO. “In caso di arresto cardiaco, l’immediatezza dei soccorsi può davvero fare la differenza e il tempo è un fattore essenziale. Avere a portata di mano il DAE aumenta sensibilmente le possibilità di salvare la vita”.
Il DAE o defibrillatore, sia manuale che automatico, semiautomatico o impiantabile, è fondamentale in caso di arresto cardiaco o fibrillazione ventricolare. Il dispositivo eroga una scarica elettrica al cuore per porre termine a un’aritmia o ad un arresto cardiaco mortale.
Gli apparecchi adottati da UNO sono semiautomatici: devono essere collegati a chi si trova in emergenza per poter fare uno screening immediato e la valutazione del caso, dopodiché hanno bisogno del comando manuale per la scarica elettrica. Si differenziano da quelli puramente manuali per la loro capacità di rilevare automaticamente se sia necessario o meno erogare una scarica elettrica al cuore del o della paziente.
“Sono dispositivi molto intuitivi nel loro utilizzo: una volta accesi, infatti, una voce guida con toni rassicuranti e indica esattamente quali sono i passaggi da seguire per arrivare all’utilizzo delle piastre che danno la scossa elettrica al cuore. Oltre alla squadra già formata con il corso di Primo soccorso, tutto il personale di UNO è stato coinvolto in una informativa di base sul dispositivo e sulla procedura di comportamento in caso di emergenza”, aggiunge Marilena Spiga.
Ciascun defibrillatore è in una teca con sistema d’allarme, che in caso di apertura dello sportellino inizia a suonare con una duplice funzione: evitare il furto dell’apparecchiatura ma soprattutto – in caso di emergenza – avvisare sulla procedura in corso e quindi richiamare l’attenzione di chi può prestare ulteriore soccorso.