Domenica, 22 dicembre 2024
Reclamare all’Agenzia del Demanio l’immediato trasferimento dell’ex carcere di Oristano al patrimonio regionale, come prevede l’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna.
Lo prevede una mozione dei consiglieri regionali del gruppo Orizzonte Comune Salvatore Cau (primo firmatario, anche sindaco di Neoneli), Sandro Porcu e Lorenzo Cozzolino.
I consiglieri, nella mozione, richiamano l’articolo dello Statuto sardo che stabilisce come “la Regione, nell’ambito del suo territorio, succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo”. Lo stesso Statuto stabilisce, infatti, che “i beni e diritti connessi a servizi di competenza statale ed a monopoli fiscali restano allo Stato, finché duri tale condizione”.
Cau, Porcu e Cozzolino, hanno ricordato nella mozione “che la casa circondariale di Oristano fu costruita sulle vestigia della Reggia giudicale e rappresenta a tutt’oggi un simbolo importante della storia di Oristano e della Sardegna”.
“Infatti le strutture superstiti della vecchia reggia arborense, in totale stato d’abbandono, sorgevano nell’area oggi occupata dall’ex casa circondariale ed erano visibili per tutto l’ottocento così come testimoniano svariati documenti ed attestazioni del tempo”.
Nella mozione viene richiamata la decisione del Ministero di Grazia e giustizia di aprire a Massama la nuova struttura penitenziaria circondariale che a partire dal 2012 è andata a sostituire la struttura di Piazza Manno e che di fatto ha aprto la strada per la riconfigurazione storica della vecchia reggia del giudicato offrendo un’importante occasione di ricostruzione della narrazione storico culturale della Città di Oristano. I consiglieri, inoltre, nella mozione hanno ricordato che l’assessorato regionale degli Enti locali, nel prendere atto dell’intervenuta dismissione del compendio immobiliare (con nota 771 del 12 gennaio 2016) ha manifestato l’interesse della Regione all’acquisizione dell’ex carcere e ha così reiterato l’istanza di trasferimento al patrimonio immobiliare della Regione, proprio ai sensi dell’articolo 14 dello Statuto.
“Tenuto conto”, si legge ancora nella mozione, “che la disposizione statutaria richiamata esprime la forza e la specificità dell’Autonomia regionale riconosciuta in sede costituzionale alla Sardegna e che, pertanto, è primario e irrinunciabile l’interesse della Regione a chiederne la sistematica applicazione con riferimento a tutti i compendi e le strutture che siano caratterizzate in Sardegna dal requisito della dismissione dalle originarie destinazioni e funzioni statali”.
“Vista la condizione di ritardo”, prosegue la mozione, “con la quale le strutture del Demanio dello Stato si trovano a riconoscere lo stato di dismissione delle strutture statali presenti sul territorio della Regione e che, pertanto, si rende necessario attivare una serie di iniziative volte a riaggiornare l’insieme delle richieste di rispetto del dettato dello Statuto Speciale per la Sardegna al fine di disporre di tutte quelle infrastrutture e strutture che possano essere oggetto di una “nuova” vita nella dimensione regionale ed oggetto delle attività di valorizzazione storiche e funzionali da parte dei comuni della Sardegna”.
I consiglieri Cau, Porcu e Cozzolino, ritengono “che la mancata applicazione delle disposizioni contenute nell’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna, possa costituire una compressione del valore autonomistico riconosciuto alla Sardegna in sede costituzionale e anche una indebita sottrazione, da parte dello Stato alla Sardegna, di importanti opportunità di crescita e di sviluppo. Pertanto “impegnano il presidente della Regione e la giunta a riferire al consiglio regionale in merito allo stato di attuazione e di rispetto delle complessive richieste di acquisizione di beni dismessi dallo Stato a favore della Regione ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna e a a voler reclamare, in particolare, nei confronti dell’Agenzia del demanio dello Stato, da parte della Regione e disporre l’immediato trasferimento del compendio immobiliare dell’ex carcere circondariale di Oristano”.