Mercoledì, 4 dicembre 2024
Primo evento domani – giovedì 5 dicembre – all’Unla di Oristano per la nona edizione della rassegna “La Resistenza su celluloide”, in programma per tre serate fino al 13 dicembre.
Organizza il Centro Servizi Culturali Unla assieme alla Biblioteca Gramsciana, all’associazione Nur e all’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea (Issasco). I tre appuntamenti nella sala di via Carpaccio 9 saranno coordinati da Giuseppe Manias e Marcello Marras. Di seguito il programma completo.
Giovedì 5 dicembre, ore 17.30 – Cinema resistente: dal passato al presente, incontro con Claudio Vercelli.
Storico contemporaneista e pubblicista, Claudio Vercelli è collabora con «il manifesto». Ha svolto attività didattica all’Università Cattolica di Milano e attività di ricerca presso l’Istituto di Studi storici G. Salvemini e al Centro Studi Piero Gobetti di Torino. Attualmente insegna anche alla Limes-SSL, Istituto universitario per mediatori linguistici di Milano. Si occupa di storia del Novecento e delle culture politiche, con particolare riguardo alla Shoah e alla deportazione oltre che alla storia del Medio Oriente.
Tra le sue ultime pubblicazioni si segnalano: Israele. Una storia in 10 quadri, Laterza, 2022; Neofascismo in grigio. La destra radicale tra l’Italia e l’Europa, Einaudi, 2021; Frontiere contese a Nord Est. L’Alto Adriatico. le foibe e l’esodo giuliano-dalmata, Edizioni del Capricorno, 2020; Storia del conflitto israelo-palestinese, nuova ediz. Laterza, 2020; L’anno fatale. 1919: da Piazza San Sepolcro a Fiume, Edizioni del Capricorno, 2019; Soldati. Storia dell’esercito italiano, Laterza, 2019; Israele: 70 anni. Nascita di una nazione, Edizioni del Capricorno, 2018; Neofascismi, Edizioni del Capricorno, 2018; Il negazionismo. Storia di una menzogna, Laterza, 2013.
Nel 2025 pubblicherà presso l’editore Carocci di Roma una Storia del sionismo.
Mercoledì 11 dicembre, ore 17.30 – L’uomo che verrà (2009) proiezione del film di Giorgio Diritti.
Inverno 1943. Martina ha otto anni e vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna.
È l’unica figlia in una famiglia di contadini che, come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino e da allora ha smesso di parlare. Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta. I mesi passano, la guerra si avvicina e la vita diventa sempre più difficile. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo viene finalmente alla luce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.
Venerdì 13 dicembre, ore 17.30 – C’eravamo tanto amati (1974) proiezione del film di Ettore Scola.
Tre amici, Gianni, Nicola e Antonio, ex partigiani, alla fine della guerra prendono strade diverse, nonostante l’affetto che li unisce. Gianni studia duramente per diventare avvocato; Antonio passa da un impiego all’altro, fino a quando non ne trova uno stabile come portantino; Nicola tenta di affermarsi come critico cinematografico, restando però ancorato a lavori saltuari. Solo dopo molti anni si ritroveranno…