Martedì, 17 dicembre 2024
La situazione politica a Palazzo Campus Colonna continua a essere incandescente. I gruppi consiliari di minoranza – Oristano Sinistra Futura, Partito Democratico, Oristano Democratica e Possibile, Alternativa Sarda Progetto Sardegna – lanciano un duro attacco al sindaco Massimiliano Sanna, accusandolo di non riuscire a governare con una maggioranza divisa e priva di una direzione chiara.
Secondo l’opposizione, il sindaco e la sua giunta sarebbero da tempo ostaggio di tensioni e ricatti interni alla maggioranza. “Non si contano ormai le volte in cui, da giugno 2022, sono stati bersaglio di giochetti da parte di formazioni politiche, strutturate o improvvisate, che hanno tentato di far saltare il banco per ottenere un posto in giunta”, denunciano i gruppi consiliari, parlando di un “elefante nella stanza” che solo il primo cittadino sembrerebbe ignorare.
Al centro delle critiche anche il ruolo del consigliere Locci, che pur facendo parte del partito del sindaco si è spesso dichiarato membro della minoranza, salvo poi votare a sostegno della giunta. “Si è trasformato nella stampella di una maggioranza sgangherata e assetata di scranni”, accusa l’opposizione.
I gruppi di minoranza puntano il dito anche contro la mancanza di una visione politica e amministrativa per il futuro della città. L’unico elemento concreto, secondo i consiglieri, sarebbe rappresentato dai progetti finanziati attraverso i fondi del PNRR, ma si tratterebbe di interventi ereditati dalla precedente amministrazione. “Oltre il PNRR non esiste programmazione, non esiste una visione concreta di come si vuole costruire la Oristano del futuro”, contestano.
L’opposizione sottolinea inoltre l’assenza dell’assessore al Bilancio e di vari consiglieri di maggioranza durante la seduta di approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP), un fatto che definiscono “non una mera coincidenza”.
“Sarà meglio, per il bene della città, che il sindaco prenda coraggio e risolva una volta per tutte la situazione”, l’appello al sindaco Sanna, “o, vista l’incapacità ormai dimostrata di tenere le redini della maggioranza, torni alle urne”.