Giovedì, 2 gennaio 2024
Valentina Fanni, la quarantenne di Oristano morta per le conseguenze di un male improvviso accusato nella sua casa di Mandriola, sul litorale di San Vero Milis, vivrà ancora. Vivrà nel corpo delle persone che hanno ricevuto alcuni suoi organi. I familiari, infatti, hanno autorizzato il prelievo, con un gesto di grande generosità.
Lo ha rivelato questo pomeriggio don Diego Tendas, il parroco di Samugheo che ha tenuto l’omelia, durante il rito funebre celebrato nella chiesa del Sacro Cuore. Una chiesa che non è riuscita a contenere le tantissime persone giunte a dare l’ultimo saluto a Valentina, molte delle quali rimaste nel piazzale.
La messa, in un clima di grandissima commozione, è stata accompagnata dalle musiche degli scout, tra i quali Valentina aveva militato, e dalle canzoni del coro parrocchiale e di quello interparrocchiale.
“Affrontiamo il dolore parlando di lei”, ha detto don Diego Tendas, ricordando con affettuose parole Valentina, “usciranno le lacrime dai nostri occhi, ma i nostri cuori gioiranno”.
“Valentina”, ha detto ancora don Tendas, ” soffriva per le tante cose storte che in questo mondo non vanno e si batteva per aggiustarle. Si faceva in quattro per gli altri”.
Parole dolci e toccanti ascoltate dai genitori di Valentina Fanni, papà Maurizio e mamma Argia, dal compagno Paolo, dai fratelli Martina e Pier Giorgio, con gli altri familiari. In tanti questo pomeriggio hanno manifestato loro l’affetto della comunità. E a loro ha voluto portare un messaggio di cordoglio anche il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, presente al rito funebre.
Leggi anche: Sacro Cuore in lutto: annullata la cena di solidarietà per la Befana