Mercoledì, 19 febbraio 2025
In Consiglio comunale, a Oristano, si è parlato ieri della proposta di cessione alla casa di cura “Madonna del Rimedio” di una porzione del cortile della scuola secondaria di primo grado “Leonardo Alagon”. Un argomento che di recente ha sollevato polemiche.
L’area, della superficie complessiva di 336 metri quadri, ha accesso dalla via Busachi e confina con la proprietà della clinica, che lì realizzerebbe un accesso per le ambulanze, parcheggi e recinzioni, oltre a finanziare attrezzature sportive o informatiche in favore dell’Istituto comprensivo 3-4. Lo scorso gennaio si erano opposti a questa soluzione i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.
In aula l’assessore all’Urbanistica Ivano Cuccu ha risposto a un’interrogazione presentata dei consiglieri di centrosinistra Maria Obinu, Umberto Marcoli, Giuseppe Obinu, Carla Della Volpe, Maria Speranza Perra, Massimiliano Daga, Francesco Federico e Francesca Marchi.
La minoranza chiedeva informazioni sulla proposta ufficiale presentata per l’acquisizione dell’area e la realizzazione del progetto, sui dettagli e le tempistiche previste per l’acquisizione dell’area da parte della casa di cura, sugli eventuali procedimenti amministrativi necessari per l’acquisizione, sui criteri utilizzati per determinare il valore della compensazione proposta per l’acquisizione dell’area, sui benefici per la comunità in termini di miglioramenti della viabilità e della sicurezza, soprattutto per le persone a ridotte capacità motorie e per l’accesso alle ambulanze, e su eventuali piani per la realizzazione delle attrezzature sportive o informatiche destinate all’istituto scolastico “Leonardo Alagon”.
L’assessore Cuccu ha risposto ricordando che la prima richiesta della casa di cura “Madonna del Rimedio” risale al novembre 2023 e riguardava la cessione di un’area nel cortile della scuola media per consentire alle ambulanze l’accesso alla clinica. “La dirigente scolastica in quella occasione si mostrò contraria. Nei mesi scorsi”, ha detto in aula l’esponente dell’esecutivo, “a fronte di una nuova richiesta della casa di cura, la nuova dirigente scolastica si è dimostrata più possibilista. Per l’amministrazione comunale e per la scuola è una buona opportunità per ricostruire la casa del custode, dotare la palestra con attrezzature nuove. Ma è una competenza del Consiglio comunale e mi rimetto alla vostra decisione”.
Maria Obinu (Alternativa sarda e democratica) ha replicato evidenziando che il Comune “per troppo tempo ha trascurato quell’area”. Ha poi ribadito la contrarietà rispetto alla richiesta della casa di cura ed evidenziato che il Consiglio d’istituto ha respinto la proposta due volte, l’ultima nei giorni scorsi.