Sabato, 29 marzo 2025
Si sono conclusi i lavori di riqualificazione di via Vandalino Casu, uno degli ingressi principali di Oristano. L’intervento da 800 mila euro rientra nel progetto per il completamento e la riqualificazione degli ingressi della città finanziato dal Programma Oristano est.
“L’intervento ha interessato un tratto di 350 metri della via Vandalino Casu, dall’incrocio con la via Anglona, e completa le altre opere realizzate nell’area del Foro boario”, spiega il sindaco Massimiliano Sanna. “L’obiettivo principale dei lavori è stato il miglioramento della sicurezza e della fruibilità dell’asse viario, fondamentale per chi proviene da nord e per i residenti di Silì. Gli interventi principali si sono concentrati sul miglioramento della sicurezza stradale (rimodulazione della carreggiata stradale) e sull’adeguamento della mobilità pedonale e ciclabile. L’obiettivo era la protezione della pista ciclabile con la sostituzione del cordolo dissuasore con un’aiuola lineare, l’allargamento dei marciapiedi per una maggiore sicurezza dei pedoni, la creazione di un sistema di alberature per migliorare il comfort climatico e l’adeguamento dell’illuminazione pubblica”.
Il progetto ha previsto una suddivisione dell’area in base alle caratteristiche del tratto stradale. Nel primo segmento (50 metri), dove gli edifici residenziali affacciano direttamente sulla strada, sono stati allargati i marciapiedi e adeguata la pista ciclabile per il doppio senso di marcia. Nel secondo tratto (30 metri), caratterizzato dalla presenza della linea ferroviaria e della fermata bus, è stata creata un’area di sosta veicolare con 8 stalli e una zona pedonale attrezzata con alberature e sedute. Il resto dell’intervento ha mantenuto una configurazione uniforme con marciapiedi, pista ciclabile, aiuole drenanti, carreggiata a doppio senso e spazi verdi.
“Un aspetto innovativo del progetto riguarda la sostenibilità ambientale”, evidenzia l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete. “L’utilizzo di asfalti drenanti, aiuole spartitraffico e filari alberati permette di migliorare la permeabilità del suolo, recuperare l’acqua piovana e mitigare il clima urbano. La vegetazione scelta contribuirà a ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, migliorando al contempo l’estetica dell’ingresso cittadino. Siamo soddisfatti per il completamento dell’opera, che rappresenta un passo significativo nella riqualificazione degli ingressi della città e nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.

“Il completamento del progetto si inquadra nel programma Oristano est che prevedeva anche la riqualificazione di Piazza Pintus, che arriva dopo piazza Manno e piazza Mariano”, osserva il sindaco Massimiliano Sanna. “Un importante spazio urbano riqualificato è stato restituito alla città. Tutti ricordiamo lo stato di degrado in cui versava questa importante zona, strategica per l’accesso alla città da Silì e da Fenosu e tanto cara alla comunità oristanese per la sua storia. Oggi, grazie agli interventi realizzati per la viabilità e la mobilità, per le aree verdi, per gli spazi pubblici e la fruizione dell’area espositiva e della sala conferenze che attualmente ospita l’Università della terza età, gli oristanesi possono contare su un’area completamente trasformata, bella e funzionale, nel rispetto della sua antica tradizione legata al mercato del bestiame e alla festa di Santa Croce”.
“L’intervento si è concentrato sulla riqualificazione di un’area vasta e di notevole importanza dal punto di vista storico-culturale, ma anche per la mobilità e l’accessibilità alla città, in quanto rappresenta un’area di snodo dei flussi in entrata e uscita, in cui confluiscono la direttrice proveniente da Silì e da Fenosu, che conducono al centro storico di Oristano”, sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Simone Prevete. “Altrettanto importante è stata l’attenzione dedicata ai lavori per il sistema di smaltimento delle acque meteoriche al fine di contrastare i fenomeni di allagamento che hanno per troppo tempo caratterizzato quella zona”.
Il progetto puntava a superare le condizioni di degrado e abbandono dell’area attraverso la riqualificazione della piazza, dell’area verde e dei percorsi pedonali. L’introduzione delle rotonde ha consentito di risolvere le problematiche legate al sistema della mobilità, del traffico viario e della sosta. Si è lavorato per migliorare la fruibilità dell’area dal punto di vista della mobilità pedonale e ciclopedonale, anche attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche, per rafforzare le relazioni fisiche e percettive tra la piazza Pintus e il contesto urbano circostante, l’area verde, la scuola media e l’Università della terza età. Come per le altre piazze della città recentemente completate (piazza Manno e piazza Mariano) un importante obiettivo era il miglioramento della funzione dello spazio quale luogo di relazione e di socializzazione, capace di diventare un forte attrattore per i cittadini, anche grazie all’integrazione con l’edificio, il parco, la scuola e l’Unitre.
