Mercoledì, 26 marzo 2025
Ieri anche il sindaco ha lasciato l’aula anzitempo, facendo mancare il numero legale. Quella di Massimiliano Sanna, però, non è stata una resa né la sua Waterloo. “Non sono fuggito”, ha detto stamane il primo cittadino di Oristano, “il mio è stato un gesto di responsabilità affinché domani si possano adottare gli atti necessari al funzionamento dell’ente. La mia priorità è il bene della città”.
Si andrà così in seconda convocazione, un passaggio che consentirà al sindaco di respirare, senza il pericolo che venga meno il numero legale. “La situazione politica è complessa”, ha aggiunto Sanna, “ma stiamo cercando di trovare una soluzione. Avremo modo di confrontarci con i partiti. L’azione della maggioranza è sempre stata orientata al bene di Oristano. Ogniqualvolta abbiamo trovato delle difficoltà, siamo sempre riusciti a risolvere i problemi, lavorando con obiettività e serietà”.
Domani pomeriggio, prima della riunione del Consiglio, la maggioranza – o quello che ne resta – proveranno a ricucire. La situazione è complessa, con i quattro “ribelli” di Forza Italia – Paolo Angioi, Valeria Carta, Gianfranco Licheri e Davide Tatti – in aperta polemica con il segretario provinciale del partito azzurro Giovanni Mascia, e pronti a chiedere voce in Giunta. Per ora a farne le spese è stato il solo Luca Faedda, che il sindaco ha sospeso dalle funzioni di assessore.
“Gli elettori mi hanno dato un mandato. Cercherò di portare avanti ogni azione possibile e di percorrere tutte le strade che garantiscano a questa amministrazione di andare avanti. Credo nella città”, ha detto ancora il sindaco Sanna, “voglio portare a compimento ciò che abbiamo previsto nel programma elettorale. Lo farò per il bene pubblico, Oristano lo merita”.
Questa non è la prima crisi per la maggioranza che sostiene il primo cittadino di Oristano, ma è solo l’ultimo capitolo di una saga senza un apparente fine all’orizzonte. Nel luglio 2023 Sanna era arrivato addirittura alle dimissioni, poi ritirate alla vigilia di Ferragosto.