martedì, 25 Marzo, 2025

La Settimana Santa oristanese nel cartellone regionale

L'Amministrazione ha partecipato al bando, ottenendo un finanziamento di 20.000 euro. Stesso importo per Bosa

Giovedì, 20 marzo 2025

Ci saranno anche i riti della Settimana Santa oristanese nel cartellone regionale alla quale l’assessorato regionale del Turismo ha destinato 500mila euro. L’amministrazione ha partecipato al bando e ottenuto un finanziamento di 20mila euro.

“Stiamo ancora definendo i dettagli e strutturando le iniziative”, ha fatto sapere l’assessore comunale alla Cultura, Luca Faedda, che questa mattina ha preso parte alla conferenza stampa a Cagliari.

Inserita nel cartellone regionale anche la Chida Santa di Bosa, che ha ottenuto 20mila euro.

Il cartellone regionale della Settimana Santa è uno dei dodici nei quali è articolato il programma dei grandi eventi per il 2025. Così come avvenuto per le manifestazioni del Capodanno e del Carnevale, per incrementare i flussi turistici anche nelle giornate che comprendono i riti sacri (che vanno dalla domenica delle Palme alla domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta), l’Assessorato del Turismo, ha previsto una promozione unitaria degli eventi, con azioni di marketing sia tradizionale che digitale, nell’ambito della strategia che mira a creare prodotti turistici oltre al prodotto balneare. Dal 13 aprile al 21 aprile si accendono i riflettori in occasione della Settimana Santa.

In totale, inseriti nel Cartellone degli eventi, figurano 13 comuni: Aggius, Alghero, Bosa, Cagliari, Castelsardo, Desulo, Gonnosfanadiga, Iglesias, Oliena, Oristano, Sassari, Tonara, Villamassargia.

Da nord a sud, la Settimana Santa accomuna diversi centri dell’Isola, ma ognuno segue una propria specifica tradizione.

Secolari tradizioni, anche di origine spagnola, si fondono con la religiosità popolare locale per dar vita a riti, processioni e momenti corali di grande forza espressiva e fascino. Risaltano soprattutto le processioni dei Misteri, i toccanti riti della deposizione dalla croce (Su Scravamentu), il giorno di Pasqua (Pasca Manna) e l’incontro tra il simulacro di Gesù risorto e la Madonna (S’Incontru). Un ruolo di particolare importanza è svolto dalle Confraternite che curano le sacre rappresentazioni e sfilano col loro suggestivo abbigliamento, intonando canti religiosi in latino e sardo, le cui origini risalgono in alcuni casi al Medioevo. Il lunedì di Pasquetta in tutta l’Isola saranno protagonisti gli eventi di spettacolo in piazza, concerti, animazione musicale e sportiva, intrattenimenti culturali, mostre, pic-nic musicali e numerosi altri eventi all’aria aperta.

“La Settimana Santa in Sardegna è soprattutto fede e senso di comunità dove paesi e interi quartieri delle città si raccolgono in preghiera e partecipano attivamente alle celebrazioni, rinnovando rituali che si ripetono identici da secoli. Si tratta di riti antichissimi ricchi di fascino”, ha affermato l’assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu, “eventi che hanno una forte capacità attrattiva in campo turistico, che quest’anno potrà crescere ulteriormente grazie alla Pasqua molto alta”.

La conferenza stampa di presentazione del calendario regionale della Settimana Santa



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