Settembre a scuola: collegio docenti a distanza e in classe solo gli esami dei privatisti

Molta incertezza anche negli istituti di Oristano sul problema trasporti

Il 1° settembre è arrivato e negli istituti di Oristano il rientro in classe per il recupero dei debiti formativi degli studenti non c’è stato. Il primo giorno di attività didattica è stato dedicato ai collegi docenti – molti dei quali tra l’altro si sono svolti in modalità online – e alla programmazione delle attività.

Le porte delle scuole, sono state ufficialmente aperte tra ieri e oggi ma soltanto per gli studenti privatisti e per coloro che devono sostenere gli esami integrativi e/o di idoneità. Esami nell’Istituto magistrale “Benedetto Croce”, dove i candidati erano una quindicina; nell’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa”, e nell’Istituto “Don Deodato Meloni” (quattro privatisti per tre commissioni e venti studenti per gli altri esami) e infine nell’Istituto tecnico industriale “Othoca”. In tutti gli istituti il protocollo è stato lo stesso adottato durante gli esami di maturità.

Per quanto riguarda invece il quadro generale della scuola – con il rientro di tutti gli studenti e le misure da far rispettare – resta abbastanza incerto.

Franco Frongia

“C’è tanta incertezza, condivisa anche dai miei colleghi dirigenti”, conferma Franco Frongia, preside dell’Istituto tecnico industriale “Othoca” di Oristano. “Se da una parte ci stiamo organizzando con ingressi contingentati, riadattato gli spazi destinati ai laboratori e trasferendo le classi più numerose in altri ambienti riadattati ad aule, dall’altra parte si pone la questione dei trasporti”. Come per tanti altri istituti oristanesi, la maggior parte degli studenti vivono fuori dal capoluogo e devono viaggiare. “Come scuola come posso tutelare la salute degli studenti e del corpo docente e scolastico, se poi i ragazzi arrivano tutti insieme assembrati in pullman?”, si chiede il preside Frongia. “Staremo a vedere come ci si organizzerà”.

In ogni caso la didattica in presenza – assicura il preside – si farà e si cercherà di garantirla sempre. “Siamo dotati già di nostro di diversi banchi singoli, e ne abbiamo recuperati altri che stavano per esser rottamati. Di quelli nuovi, ad un solo posto, ne abbiamo richiesto solo 150. In ogni caso siamo anche attrezzati per la didattica a distanza e abbiamo incrementato il numero di webcam”.

“Ormai”, conclude con un po’ di ironia Franco Frongia, “siamo diventati bravi anche con la tecnologia” .

Mercoledì, 2 settembre 2020

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