Sì, lo voglio, ma non quest’anno. Si potrebbe riassumere così la stagione dei matrimoni anche a Oristano. Se vediamo la questione dal lato economico, il settore ha subito una flessione, tanto che la Regione Sardegna ha deliberato un contributo di 4 mila euro per i futuri sposi, da investire per l’organizzazione del “grande giorno”.
A Oristano sono più i matrimoni religiosi, rispetto a quelli civili, ad aver sofferto le limitazioni imposte dall’emergenza coronavirus. A fronte di 25 unioni religiose celebrate nel 2019, quest’anno nel periodo compreso tra gennaio e settembre le chiese cittadine hanno accolto davanti all’altare solo 4 coppie. Una nel mese di gennaio, prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria, una ad agosto e due a settembre, quest’ultimo tra i mesi più gettonati per le cerimonie, grazie alle temperature non troppo elevate.
I matrimoni civili, invece, pur registrando una lieve flessione, hanno sofferto di meno per le restrizioni sul numero di invitati e gli obblighi imposti dalle norme anti-contagio, come l’utilizzo della mascherina. Lo scorso anno si erano unite civilmente in matrimonio 30 coppie, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e settembre. Quest’anno, nello stesso periodo, sono state 23.
Il calo più consistente si è avuto nei mesi di febbraio e marzo. A febbraio si è celebrato un solo matrimonio (5 l’anno prima) e a marzo nessuno (2 nel 2019). In controtendenza, agosto ha fatto registrare un significativo incremento, con 8 riti civili a fronte di una sola nel 2019. Nuovamente in calo i matrimoni nel mese di settembre: nel confronto tra i due anni, si registra un -5 (6 unioni nel 2019 e solo una nel 2020).
Sabato, 3 ottobre 2020