Martedì, 27 ottobre 2020
Garanzia e ripristino dei livelli essenziali di assistenza, con prestazioni sanitarie appropriate ed efficaci, attraverso una sanità pubblica di qualità, integrata e non sostituita con quella offerta dai privati. Riorganizzazione del sistema sanitario provinciale, partendo dal miglioramento della medicina di base nelle sue articolazioni. Valorizzazione della rete ospedaliera provinciale, iniziando dal principale presidio, il San Martino di Oristano.
Sono gli obiettivi individuati dal Consiglio comunale di Oristano e riassunti in un articolato ordine del giorno, approvato all’unanimità al termine della seduta di ieri sera, da remoto. Nel documento si annuncia fra l’altro la partecipazione a una manifestazione provinciale promossa per il 7 novembre dalla Commissione speciale Sanità del Comune, insieme a Cgil, Cisl e Uil e a quattro associazioni di cittadini.
In apertura della seduta – dedicata esclusivamente al dibattito sulle gravi carenze della sanità oristanese – il presidente della Commissione speciale Sanità, Efisio Sanna, ha sintetizzato il lavoro svolto in due mesi e ha fornito un dettagliato quadro delle maggiori difficoltà dei servizi sanitari in provincia e dei disagi che i cittadini sono costretti a subire.
Nel documento approvato dal Consiglio dopo due ore di dibattito si auspica la nascita in provincia di Oristano di “una collettiva e responsabile mobilitazione” per affermare “l’idea di una sanità condivisa, uniforme, strutturata e funzionale”. L’ordine del giorno sarà inviato alla Regione, all’Ats, alla Asl e a tutte le amministrazioni locali coinvolte nella lotta per il diritto alla salute.
Il Consiglio comunale di Oristano ha chiesto anche “risposte tempestive alle drammatiche carenze di organico del personale medico, infermieristico e di supporto” a vantaggio degli ospedali, della medicina distrettuale e delle altre strutture sanitarie.
A disposizione in formato pdf l’ordine del giorno in versione integrale.