Giovedì, 5 novembre 2020
Dalla gioia del carnevale Oristanese all’ansia di una pandemia mondiale. Dalla maschera di su Componidori e gli abiti tradizionali, alle mascherine e alla divisa protettiva dei sanitari. È questo che la ventunenne oristanese – studentessa di Scienze politiche a Cagliari – ha voluto rappresentare nel suo disegno digitale, passione recente ma che le sta dando già grande soddisfazione.
Il lavoro grafico è stato pubblicato sulla sua pagina “Tutto per caso” – che rappresenta perfettamente l’inizio del suo percorso da disegnatrice, nato appunto per caso – e sta facendo il giro di Instagram nelle ultime ore. “Il disegno mi era stato richiesto dalla pagina Nientelatela, un gruppo di giovani che raccolgono disegni online”, spiega l’artista digitale.
“Il tema era il dolore”, continua Natalia Camedda. “Ho subito pensato al mese di marzo e al passaggio repentino dalla festa degli oristanesi alla chiusura in casa”.
Il disegno di Natalia Camedda è diviso perfettamente in due parti. Nella prima è raffigurata una donna – Monica Pirastu, la madre del suo ragazzo. Indossa orgogliosamente l’abito tradizionale di Oristano e i suoi occhi esprimono gioia. Nell’altro riquadro un operatore sanitario è completamente bardato, per proteggere se stesso mentre tenta di salvare la vita alle persone contagiate dal virus.
“La prima figura ha gli occhi aperti”, precisa la giovane oristanese, “la seconda li tiene chiusi e nella parte inferiore un tocco di colore violaceo restituisce l’idea della stanchezza”.
Questo è stato il dolore della giovane studentessa Oristanese, quest’anno: aver dovuto togliersi repentinamente il costume della propria città e iniziare a convivere con un nemico comune, come ha spiegato nella didascalia che accompagna la pubblicazione su Instagram del disegno e che conclude con un messaggio di incoraggiamento: “Forza Sardegna!”
Proprio dal social network stanno arrivando i feedback positivi di tante persone: “Mi scrivono anche ragazzi che vivono nella Penisola, ma hanno parenti sardi”.
Brava Natalia, buon sangue non mente! Complimenti, accostamento dolorosamente perfetto. Un abbraccio