Giovedì, 12 novembre 2020
La scuola secondaria di primo grado “Grazia Deledda” non ha superato le verifiche tecniche per la valutazione e classificazione del rischio sismico e statico e da oggi è chiusa, in attesa d’essere demolita. Lo dispone un’ordinanza del dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Oristano, l’ingegner Roberto Sanna, che ha preso atto della relazione della società di ingegneria BLT & Partners di Cagliari, che ha dichiarato la “non idoneità statica dell’immobile”.
“Dal documento presentato, sulla base delle simulazioni, dei calcoli e delle verifiche di stabilità, emerge che la struttura della scuola di via Santulussurgiu non è idonea ad essere utilizzata per gli scopi per cui è stata realizzata”, precisa Sanna. “Pertanto, preso atto delle risultanze degli studi effettuati dalla società di ingegneria, non vi sono più le condizioni che consentono l’utilizzo della scuola. È necessario porre in essere gli adempimenti per lo sgombero dell’istituto”.
La relazione della società di ingegneria è stata presentata in Comune ieri. L’amministrazione ha dovuto preso rapidamente atto delle conclusioni: dopo un giro di consultazioni tra il sindaco Andrea Lutzu, l’assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna, l’ingegner Roberto Sanna e la dirigente scolastica Pasqualina Saba, è stata disposta la chiusura della scuola, come misura di massima garanzia per gli studenti e per il personale.
Questa mattina il sindaco Lutzu, gli assessori alla Pubblica istruzione e ai Lavori pubblici, Massimiliano Sanna e Francesco Pinna con il dirigente dei Lavori pubblici Roberto Sanna hanno effettuato un nuovo sopralluogo nell’edificio, al termine del quale è stata adottata l’ordinanza che dispone la chiusura con decorrenza immediata e fino a nuovo provvedimento.
L’ordinanza prende atto delle risultanze degli studi della società di ingegneria cagliaritana, che attestano che l’immobile non possiede fondazioni in grado di sopportare i carichi ed i sovraccarichi in relazione alle caratteristiche fisiche e meccaniche del terreno, non possiede strutture in elevazione in grado di reggere i carichi ed i sovraccarichi previsti dalle normative di settore, non possiede orizzontamenti in grado di reggere i carichi ed i sovraccarichi previsti dalla normativa di settore, non è staticamente idoneo per l’uso al quale è destinato, non è possibile eseguire interventi di adeguamento strutturale tali da rendere idonea la struttura, in quanto il numero degli elementi componenti la struttura in acciaio (aste, travi, pilastri) che non verificano alla normativa vigente sono superiori al 50% (circa il 90%); quindi tali interventi si configurerebbero come sostituzione integrale delle strutture in acciaio e non intervento parziale di adeguamento strutturale.
La relazione si conclude con la dichiarazione di “non idoneità statica dell’immobile”.
Il progetto esecutivo della scuola media “Grazia Deledda” era stato sviluppato tra il 1972 e il 1974 dalla società Salvit, titolare del brevetto Isman Salvit per sistemi costruttivi di prefabbricazione leggera. La costruzione è stata completata nel 1977 e interessa due lotti di 700 e 287 metri quadrati.
“Gli accertamenti sulla struttura erano stati disposti dal Comune nell’ambito del progetto Iscol@ che prevedeva la valutazione e classificazione del rischio sismico degli edifici e il certificato di idoneità statica della scuola”, precisano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna. “Le indagini sono state effettuate tra luglio e ottobre e i risultati comunicati ieri. La sicurezza degli alunni, dei docenti e del personale scolastico è al primo posto e appena saputo delle risultanze delle indagini è stata disposta la chiusura della scuola, stabilendo nel contempo la didattica a distanza per i 200 studenti”.
“Con la dirigente scolastica Pasqualina Saba stiamo valutando le migliori soluzioni per un rapido rientro in classe dei 200 studenti dell’istituto di via Santulussurgiu”, dichiarano ancora Lutzu e Sanna . “Abbiamo affrontato il problema anche con gli altri dirigenti scolastici che, nei limiti della disponibilità degli spazi dei rispettivi istituti, nonché delle norme anti-covid, si sono messi a disposizione per garantire le aule necessarie. In questi giorni insieme alla dirigente scolastica valuteremo la soluzione migliore e agiremo con il massimo della velocità possibile”, concludono il sindaco e l’assessore.