Sabato, 20 febbraio 2021
“Dispiace tanto per Di Francesco, ma serve una scossa”. Il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, tifosissimo del Cagliari, non ha dubbi. “Nelle ultime partite siamo stati molto sfortunati”, commenta. “Ieri la squadra ha sprecato tante occasioni e ha pagato a caro prezzo una disattenzione imperdonabile di un difensore esperto come Godin”.
Lo scivolone interno contro il Torino, l’ennesimo della gestione Eusebio Di Francesco, brucia tanto. Ora i rossoblù, che non vincono da tre mesi e mezzo, sono a -5 punti dalla zona salvezza. “Il Cagliari”, sottolinea ancora Lutzu, “ha una rosa da ottavo-dodicesimo posto in classifica. Ma se oggi è terzultimo le responsabilità non sono solo dell’allenatore. Le colpe vanno condivise con i giocatori e la società”.
Il cambio in panchina però sembra scontato. “Mi farebbe piacere se tornasse Donadoni”, conclude il sindaco di Oristano, “oppure si potrebbe puntare su un motivatore come Serse Cosmi”.
Ha il cuore rossoblù anche il consigliere comunale Andrea Riccio. “Stiamo festeggiando nel peggiore dei modi il centenario del Cagliari. La squadra però può ancora salvarsi”, dice Riccio. “Dobbiamo andare controcorrente, lottando fino all’ultimo. Cambiare l’allenatore? Cambierei tutto, forse anche il presidente non è più adatto”.
“Mi preoccupa che una delle squadre che spende di più sia in una situazione del genere”, aggiunge un altro consigliere comunale, Francesco Federico. “Il presidente Giulini ha speso tantissimo, ma i risultati non sono dalla sua parte. Pesa certamente l’infortunio di Rog, un giocatore molto importante per la squadra. A questo punto cambierei allenatore, probabilmente Di Francesco ha in mente idee che in campo non sono realizzabili. Per la panchina sceglierei Donadoni, un tecnico che conosce bene la piazza”
Sono a favore del cambio di allenatore anche Gianluca Locci, delegato Cagliari Fan Club Oristano Rossoblù, e Chiara Dabizzi del Cagliari Club Pavoletti: “Serve un nuovo tecnico”, dicono sconfortati, “Di Francesco non è riuscito a prendere in mano la squadra. Ieri contro il Torino dovevamo vincere per forza, all’allenatore è mancato un pizzico di coraggio”.
“Giocatori come Nandez e Joao Pedro”, proseguono, “sono sottotono. L’uruguaiano per esempio sta giocando fuori ruolo e spesso è troppo nervoso. Tutti sono responsabili dei cattivi risultati. Dal mercato di gennaio sono arrivati giocatori non pronti, come Asamoah. Forse scegliere Carta come direttore sportivo è stato un azzardo”.
Per la panchina sono due i nomi che convincono Locci e Dabizzi: “Montella a Cagliari potrebbe fare davvero bene, così come Semplici. De Rossi invece sarebbe un azzardo”.
