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mercoledì, Febbraio 5, 2025

“Nella farmacia ospedaliera prodotti aproteici insufficienti”. Un assistito denuncia

Segnalata una situazione di difficoltà

Pasta

Martedì, 18 maggio 2021

A causa di una patologia autoimmune, deve rivolgersi una volta al mese alla farmacia ospedaliera per rifornirsi di prodotti aproteici, ma non sempre riesce a trovare la quantità di alimenti a lui attribuita. Una mancanza che lo costringe a tornare più volte e contribuire all’affollamento della struttura, aperta solo nelle giornate di martedì e giovedì.

Giuseppe Tamponi ci racconta la sua testimonianza, che pubblichiamo di seguito.

Sono affetto da una insufficienza renale cronica a causa di una vasculite (malattia autoimmune) ai reni, diagnosticatami al Brotzu nel luglio 2020. All’atto delle dimissioni mi è stata prescritta una dieta aproteica a base di prodotti (pasta, pane, farina, biscotti) che mi devono essere forniti dalla farmacia ospedaliera di competenza, cioè del San Martino di Oristano. È una prestazione che mi spetta per legge una volta al mese, ma è già il terzo o quarto mese che, quando mi reco alla farmacia ospedaliera, mi dicono che hanno pochi prodotti e bisogna arrangiarsi con quello che c’è, prendo quel poco che è rimasto e devo tornare una seconda volta perché in quel periodo i prodotti sono sempre quasi esauriti e sempre in arrivo. Non posso nemmeno anticipare il ritiro al 1° del mese perché ho cominciato il 15 e la data non può slittare di 15 gg. Purtroppo però ho il vizio di mangiare tutti i giorni e, di conseguenza, sono già stato costretto ad acquistare alcuni prodotti di tasca mia (via Internet, perché in Sardegna non c’è una farmacia che li abbia a disposizione) per poter proseguire la dieta prescrittami. Parlo di pasta che costa 16,00 € al kg., di biscotti che costano da 22 € al kg. in su, idem per la farina e tutti gli altri prodotti aproteici. Tutta roba che costa un occhio della testa e che mi spetterebbe DI DIRITTO gratis. Ma mi domando semplicemente: “considerato che ogni mese si arriva al 15 e il prodotti sono già finiti, per quale motivo non si provvede a raddoppiare l’ordine mensile? Perché tutte le disfunzioni, le incapacità, le superficialità e il menefreghismo le devono sempre subire i pazienti? Pazienti che, quando si tratta di pagare le tasse, non hanno diritto ne a sconti ne a proroghe!”

Giuseppe Tamponi

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