Venerdì, 25 giugno 2021
“Una storia che aspettavo da cinque anni”, dice il preside Pino Tilocca. Parla di Darou Saar, classe ’99, nazionalità senegalese, dal 16 giugno diplomato al liceo classico “De Castro” di Oristano. Per Darou, l’esame di maturità ha un significato speciale: forza, costanza e determinazione. Tre elementi che hanno da sempre accompagnato la sua vita, da quando era piccolo.
“È arrivato a Oristano da bambino migrante”, racconta il Pino Tilocca. “Cinque anni fa si è iscritto al De Castro e ha fatto il suo percorso di studi. Ci ha creduto e ci abbiamo creduto, anche se qualche volta è stato necessario fargli sentire il ringhio feroce del preside”.
Non sono stati anni facili per Darou. Figlio di Buio Saar, ambulante di strada molto conosciuto e amato a Oristano, il ragazzo ha dovuto iniziare da capo gli studi rifacendo le scuole medie, già frequentate in Senegal. Una lingua straniera, una città nuova e una famiglia divisa a metà: lui, insieme al fratello gemello, a Oristano, mentre la madre e un fratello maggiore sono rimasti in Senegal; un altro fratello vive in Brasile.
“Non è stato facile, all’inizio”, racconta Darou Saar. “Non conoscevo l’italiano e ho faticato ad integrarmi. Mi ha aiutato il mio carattere: sono molto socievole, parlo con tutti e grazie a questo sono riuscito a farmi qualche amico. Non posso dire che non ci sono stati episodi di razzismo nei miei confronti, ma sono comunque riuscito ad andare avanti e fare il mio percorso. Fondamentale per me l’aiuto di due donne e tutor: Anna Barbara Mura e Maddalena Carrus mi hanno aiutato a integrarmi e ad andare avanti con gli studi. Le ringrazio di cuore”.
Il percorso di studi è stato un po’ altalenante. “I primi anni del liceo sono stato rimandato in qualche materia a settembre”, racconta Darou. “In generale mi piace studiare ma mi applico di più quando qualcosa mi colpisce e mi interessa, oltre alle materie più ‘pratiche’ come l’attività motoria”.
Tra i suoi “talloni d’Achille”, come li definisce lo stesso preside Tilocca, ci sono l’inglese e la matematica, tra le materie preferite il greco e il latino, che hanno portato poi Darou a fare una tesina sulla condizione dello straniero nel mondo antico greco-romano. “Mi affascinano tantissimo”, conferma Darou, “non solo per l’aspetto linguistico ma anche per la cultura che c’è dietro queste due lingue antiche: una cultura colta, elegante. Il mio elaborato finale non poteva che partire dal greco e latino. Ho deciso di parlare del fenomeno migratorio degli stranieri che c’è sempre stato sin dal passato, citando Medea o la figura di Enea, per poi fare un confronto con la situazione attuale, che conosco bene e che ho vissuto in prima persona”.
Dopo la discussione dell’elaborato, Darou ha poi ringraziato il preside, raccontandogli i suoi progetti futuri. “Al termine del suo esame era felice”, racconta Pino Tilocca, “mi ha detto ‘Preside, non ho parole per dire quanto sono contento’. E io ero più contento di lui. Darou si iscriverà all’università e gli auguro di cuore di potersi laureare e trovare un lavoro adeguato. Magari docente al liceo classico”.
Darou pensa già all’università, ma non solo. “Vorrei iscrivermi in Scienze motorie, penso a Cagliari”, dice il ragazzo. “Lo sport e il calcio mi sono sempre piaciuti e vorrei specializzarmi. Ma ora, prima di tutto, ho intenzione di organizzarmi per viaggiare. La mia prima tappa sarà il Senegal da mia madre, che non vedo da quattro anni: voglio festeggiare anche con lei il mio diploma tanto atteso”.
“Storie come questa ci fanno capire come spesso dietro agli esami, dietro un voto, ci sia molto di più”, conclude Pino Tilocca: “ci sono storie di impegno, di difficoltà, e il merito sta anche in questo, nel non arrendersi, capire quali sono i propri obiettivi e raggiungerli”.
Complimenti al ragazzo per il suo percorso di studi e finiamola con le discriminazioni, siamo tutti esseri umani… Se non li accettate nessuno vi costringe ma almeno non insultate…
Bravo Darou, complimenti