Venerdì, 25 giugno 2021
Nella biblioteca comunale di Oristano da oggi una targa ed una foto ricordano il libraio Delfio Dovetta. Un’iniziativa dei tanti amici e amiche che hanno conosciuto e frequentato la fascinosa libreria Einaudi, che Dovetta curò e gestì nella via Eleonora fino al 2012. Da oggi, grazie all’Assessorato alla Cultura e alla biblioteca comunale, la città ricorda con gratitudine quello stupendo intreccio di libri e di amicizie che Dovetta rappresentò con finezza.
“Mi piace evidenziare l’incrocio di strade, il crocicchio di sentimenti, che riassumono Delfio e il suo lavoro, portato avanti sino alla fine con rigore. Senza supponenza. Con curiosità e rispetto del suo interlocutore”. Così il vice sindaco Massimiliano Sanna ha ricordato Delfio Dovetta. Oristano lo incontrò e lui venne incontro alla città, scegliendola anche come definitivo approdo di vita e luogo dove è sepolto.
Dovetta, nato nel 1952, mise sempre al primo posto sobrietà e finezza. Entrambe sono richiamate dall’insegna scoperta nella sede di via Sant’Antonio e dall’immagine che Giorgio e Simone Cireddu hanno reso disponibile, metafora del suo profondo e ricambiato amore per i libri, il mare, il Sinis che lo ammaliò profondamente.
Enrica Vidali, direttore della biblioteca civica, ha ricordato l’incontro tra due persone arrivate in Sardegna ed accomunate dai libri, dalla lettura come occasione e missione. Un incrocio di strade che andò oltre la parola scritta, perché anche di arte e musica Dovetta fu finissimo cultore.
A nome di tutti i promotori dell’installazione dedicata al libraio di origini cuneesi, ha parlato Emanuela Fadda, che ha ripercorso l’amicizia con Dovetta di tante e tanti oristanesi, mostrando un libro ricordo che racconta la discrezione, l’ironia e la raffinatezza sorprendente del libraio, e di ciò che le pareti del suo elegante negozio contenevano: assai più che una libreria, molto più che un libraio.
“Le pagine e gli autori che ebbe la fortuna di consigliare ad amici e clienti erano molto più che semplici tomi, ma la lettrice ed il lettore contavano quanto o più del libro. Il dubbio, la curiosità, la personalità di un vero bibliofilo”, ha concluso Massimiliano Sanna, che conobbe Delfio Dovetta come interlocutore dell’Unla Centro servizi culturali di Macomer e di Oristano, “è in fondo quella che Delfio sembra ricordare a chi osservi ciò abbiamo appeso alla parete. In attesa che, appena possibile, uno spazio meno raccolto e più solare lo commemori, anche per l’eclettismo e per il sagace umorismo che hanno costruito una trama bellissima che ha unito – nel segno della parola scritta – Delfio Dovetta all’amata Oristano”.