Giovedì, 22 luglio 2021
C’è anche Oristano, con il progetto da 15 milioni di euro per le frazioni, tra le 271 proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile, con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.
Il progetto sarà illustrato domani dal sindaco Andrea Lutzu e dagli assessori all’Urbanistica e alle frazioni (Gianfranco Licheri) e ai Servizi sociali e alla casa (Carmen Murru).
Il programma promuove processi di rigenerazione di ambiti urbani da attuarsi attraverso strategie che attribuiscano all’edilizia sociale un ruolo prioritario, mirate a dare risposte coerenti ai bisogni che caratterizzano l’ambito prescelto.
Sono cinque le linee d’azione del piano: riqualificazione e riorganizzazione e incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale; rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo; miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali; rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione; individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano, nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.
Gli interventi sono finalizzati a individuare soluzioni durevoli per la rigenerazione del tessuto socioeconomico, il miglioramento della coesione sociale, l’arricchimento culturale, la qualità dei manufatti, dei luoghi e della vita dei cittadini, in un’ottica di innovazione e sostenibilità, con particolare attenzione a quella economica e ambientale.
Le opere devono inoltre assicurare prossimità dei servizi, puntando alla riduzione del traffico e dello stress, secondo i criteri della mobilità sostenibile, oltre che incrementare legami di vicinato e inclusione sociale.
Si potrà intervenire esclusivamente su beni nella disponibilità del Comune. Si affiancano agli interventi di tipo materiale le azioni immateriali, con particolare riguardo alla gestione sostenibile delle aree di intervento, ai processi di valorizzazione delle relazioni tra abitanti, ai potenziali percorsi di autocostruzione, alle azioni a favore della occupabilità di soggetti svantaggiati.