Battaglia comune contro l’odio: gli studenti del “De Castro” incontrano Zan

Il promotore del contestato Ddl che mira ad abolire le discriminazioni presenterà il suo libro

Martedì, 26 ottobre 2021

Alessandro Zan, promotore del discusso disegno di legge che prende il suo nome e mira ad abolire le discriminazioni e la violenza per ragioni basate su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità, incontrerà i ragazzi dell’Istituto De Castro.

L’appuntamento, durante il quale il deputato del Partito Democratico presenterà il suo libro “Senza paura – La nostra battaglia contro l’odio”, è fissato per sabato, nella palestra del Liceo classico di Oristano.

“L’incontro è rivolto alle classi dell’ultimo anno nelle tre sedi dell’istituto: liceo Classico, liceo Artistico e sede di Terralba”, spiega il dirigente Pino Tilocca. “Sarà condotto dalla professoressa Sabrina Sanna, docente di latino e greco presso al Classico, che ormai da anni dimostra grande competenza e attenzione nel dialogare con autori di fama nazionale e non solo. Chiuderà la mattinata il professor Ivo Serafino Fenu, docente di storia dell’arte presso il Liceo artistico fino al 31 agosto scorso, nonché a lungo direttore della Pinacoteca comunale di Oristano”.

“L’iniziativa”, annuncia Pino Tilocca, “è aperta al pubblico, nel rispetto di tutte le misure idonee alla prevenzione e al contenimento del Covid-19”.

Pino Tilocca

Il libro di Zan è stato pubblicato il 14 settembre e, come spiega la casa editrice, è «un racconto autobiografico intimo e privato in cui l’autore condivide con il lettore il suo percorso faticoso ma consapevole di militante Lgbt, dagli inizi nella piccola provincia padovana fino ai banchi della Camera dei deputati».

Perché è giusto amare chi si vuole, senza paura, senza timore di essere etichettati, giudicati, emarginati. È giusto essere se stessi, senza nascondersi, ed è giusto avere il diritto di avere tutti i diritti. “Senza paura” diventa quindi lo slogan che rappresenta l’obiettivo che guida un Paese, il nostro, che vuole cambiare davvero e diventare un luogo nel quale i diritti civili di tutti, indistintamente, non siano una speranza vaga, ma una conquista vicina e reale. Combattere l’odio, l’omotransfobia, la misoginia, l’abilismo: questo è ciò a cui ogni paese che si reputi civile deve mirare.

La locandina dell’incontro di sabato

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