“ITISolidale”, dall’Othoca di Oristano farmaci e presìdi sanitari partono per l’Ucraina

Primo carico partito oggi, in collaborazione con l'associazione Domus e l'Anas Sardegna

I farmaci portati al punto raccolta dell’Othoca di Oristano – Foto Alessandra Illotto

Venerdì, 25 marzo 2022

Tanta solidarietà anche dall’Istituto industriale “Othoca” di Oristano per il popolo ucraino travolto momento dalla guerra. Il 9 marzo è partita la raccolta “ITISolidale” di farmaci e presìdi medici di vario genere da mandare in Ucraina.

L’iniziativa, promossa dai docenti di religione Alessandra Illotto, Adriana Fanari (la madre del campione olimpionico Stefano Oppo) e Stefano Pala, ha visto il coinvolgimento di tutti: studenti e studentesse, personale docente e personale Ata.

“Abbiamo allestito all’interno della scuola un punto di raccolta”, dice la docente Alessandra Illotto, “lo stesso spazio, dalla parte del nuovo ingresso della scuola, che usiamo solitamente da anni durante il periodo natalizio per la raccolta di beni di prima necessità da destinare alla Caritas”.

“Sempre qui”, prosegue la docente, “sono stati raccolti e portati da ognuno di noi diversi presidi sanitari: da farmaci di banco, a garze, cerotti, cotone, presidi chirurgici e così via. Abbiamo raccolto una quindicina di scatole se non di più. Hanno aderito in tanti a questa iniziativa e ognuno ha contribuito come poteva”.

Il primo carico, consegnato oggi in mattinata all’associazione di volontariato Domus di Oristano, sarà poi portato all’Anas Sardegna – Soccorso sanitario Protezione civile, sezione di Cagliari: partirà domani insieme ai mezzi dei volontari con destinazione Ucraina.

Su disposizione del dirigente scolastico Franco Frongia, oltre ai farmaci donati sono state aggiunte agli scatoloni diverse scatole di presidi medici di sicurezza, come mascherine e disinfettanti. “Non è molto”, commenta il dirigente, “ma è un segnale della nostra scuola per dimostrare solidarietà a un popolo che in questo momento ha bisogno”.

Studentesse dell’Othoca preparano gli scatoloni da mandare in Ucraina

Tra i pensieri dei ragazzi in merito all’iniziativa, diverse le considerazioni raccolte. C’è chi, come Giorgio, dice “Un piccolo aiuto, una vita salvata” o ancora, come racconta Serena “Aiutare le persone in difficoltà ci rende persone migliori”. Qualcuno propone di sensibilizzare di più, tra i banchi di scuola, come Alessio che dice “Penso che sia un’iniziativa giusta, che mette in risalto la particolare solidarietà che abbiamo. Forse bisognerebbe sensibilizzare un po’ di più gli studenti all’interno delle classi cercando di parlare dell’argomento“.

O ancora, “La solidarietà arricchisce sia chi la dà che chi la riceve” (Giulia) e Alessio che commenta “La raccolta è sicuramente una bella iniziativa, in momenti come questi dobbiamo aiutarci l’uno con l’altro e mostrare solidarietà con il popolo ucraino, che purtroppo sta vivendo una situazione che fino a pochi mesi fa nessuno avrebbe mai immaginato”.  

Dello stesso parere anche Pietro che dice “La raccolta a parer mio è un’ottima iniziativa per aiutare e sostenere il popolo ucraino. Penso che si debba continuare di settimana in settimana per stargli vicini il più possibile” e Davide che afferma “La vita è un bene prezioso e deve essere protetto, ognuno ha il diritto di vivere bene in pace e in armonia e ogni aiuto o azione che può permetterlo è fondamentale. La nostra vita non deve essere una lotta alla sopravvivenza”.                          

La solidarietà dell’Istituto industriale di Oristano non ha scadenza: il punto raccolta continuerà quindi ad essere aperto e si potrà donare e a raccogliere quanto necessario.

“A fronte di tante persone ucraine che stanno arrivando in città”, conclude Alessandra Illotto, “raccoglieremo anche abiti, passeggini o comunque tutto il necessario da destinare ai tanti bambini e alle famiglie dei rifiugiati”.

Cesti di farmaci all’Othoca di Oristano – Foto Alessandra Illotto
Scatole pronte a partire dal punto raccolta dell’Othoca di Oristano – Foto Alessandra Illotto

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