Sartiglia dei falegnami: ecco le “massaieddas”, giovani protagoniste in “sa mesitta”

Conosciamo le quattro massaieddas alle quali è affidata la trasformazione de su componidori

Le quattro massaieddas insieme a presidente, priorissa, cumponidori e massaia manna

Saranno le attrici principali in “sa mesitta”, insieme all’indiscusso protagonista: Su Componidori. Le massaieddas hanno uno tra i compiti più presitigiosi della Sartiglia: trasformare, con le loro abili mani, l’uomo nel semi Dio di Oristano.

Nell’ultima giornata di carnevale, quella di martedì 25 febbraio, l’importante compito di cucire spetterà a Alessadra Ruiu, di 26 anni, e Ilaria Piras, di 16 anni. Le due massaieddas saranno aiutate da Giorgia Deonette, di 28 anni, ed Eleonora Fois, di 22 anni, che passeranno i fili, dietro la supervisione de sa massaia manna, Francesca Mugheddu.

Sia Alessandra Ruiu, sia Ilaria Piras è la prima volta che cuciono alla Sartiglia, ma quel tavolo e il rituale di trasfigurazione dell’uomo in Componidori lo conoscono bene. Alessandra Ruiu, che nella vita fa l’Oss ed è nipote del presidente del Gremio Carlo Pisanu, infatti, ha passato i fili nel 2015. Ilaria Piras, invece, ha fatto pratica vestendo per 6 anni su componidoreddu della Sartigliedda. La giovane studia al Linguistico di Oristano ed è figlia e nipote di due componenti del gruppo tamburini e trombettieri “Città di Oristano”.

È un esordio anche quello delle due massaieddas che passeranno i fili. Giorgia Deonette, che lavora come receptionist, ha sempre visto e vissuto la Sartiglia dall’esterno, ma ci è particolarmente legata fin da bambina e custodisce il sogno nel cassetto di fare la “tamburina”

Eleonora Fois, invece, fa l’infermiera ed è la fidanzata di Andrea Cinus, su segundu.

“È sicuramente emozionante vivere la Sartiglia da una prospettiva diversa e insolita da quella cui eravamo abituate”, spiegano le quattro massaieddas. “Via via che passano i giorni e ci avviciniamo al 25 febbraio ci sentiamo sempre più cariche e tese”.

La preparazione di certo non le manca: dalla metà del mese di gennaio provano e riprovano i passaggi che il giorno della Sartiglia rieseguiranno davanti a numeroso pubblico, nella nuova piazza delle ex case minime.

“Inizialmente abbiamo incontrato qualche difficoltà, ma col passare del tempo, acquisendo manualità con ago e filo ci siamo sentite sempre più fiduciose e sicure”, hanno ammesso le giovani, che confidano che a ogni prova non devono mancare caffè e cioccolato a volontà.

“Ringraziamo presidente e priorissa per averci dato l’opportunità di vivere quest’esperienza così da vicino”, concludono le quattro massaieddas, “e la Massaia Manna Francesca Mugheddu e su Componidori Cristian Matzutzi per averci sempre supportato e sopportato”.

Giovedì, 13 febbraio 2020

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