Mercoledì, 18 maggio 2022
Riflettere e non dimenticare. È l’intento della mostra che il clan scout “Anemos” del Sacro Cuore di Oristano ha realizzato e aprirà al pubblico nelle giornate di sabato 21 e 28 maggio, in via Mazzini 32, dalle 16.30 alle 19.30.
L’esposizione è la fase finale di un capitolo (così vengono chiamate le attività del clan). “Durante queste attività i ragazzi si interrogano su un tema specifico e mettono in atto azioni per restituire qualcosa”, spiega Alberto Frau, capo clan, insieme a Gabriella Fadda. “Hanno fatto interviste a loro coetanei e a professori e realizzato l’idea della mostra”.
Il tema è il covid: “Lo abbiamo scelto perché sembra quasi sia stato messo da parte”, spiega Giulia Ferri, di 18 anni.
Il clan, composto da 4 ragazze e 2 ragazzi, ha affrontato le interviste dal punto di vista lavorativo e psicologico: “È venuto fuori un risultato che non ci aspettavamo”, spiega Giulia Ferri. “Molte persone erano indifferenti. Per questo abbiamo deciso di fare la mostra: per portare la gente a non dimenticare, perché tutto ciò che succede serve”.
“L’intento è provocare e suscitare una reazione”, continua la scout diciottenne. “Anche sui comportamenti sbagliati messi in atto nel periodo di pandemia, come svuotare gli scaffali dei supermercati”.
La mostra, denominata Memento Covid, sarà basata sui cinque sensi: “Saranno stimolati materialmente”, spiega Alberto Frau, anticipandone alcuni: “l’udito attraverso titoli di telegiornale e musica, la vista con disegni e mascherine e l’olfatto tramite l’odore del disinfettante”.
“La mostra”, spiega Giulia Ferri, “sarà strutturata in modo che la gente rifletta da se sul tema, ci sarà un percorso da seguire con una conclusione”.
Hanno preso parte alla realizzazione di Memento Covid Annachiara Cappai (19 anni), Gabriele Cappai (17 anni), Giulia Ferri (18 anni), Anna Figus (16 anni), Gabriele Pani (17 anni) e Federica Sibiriu (20 anni).
